"La mia priorità è offrire a Forza
Italia un percorso sereno verso le elezioni regionali. Ho
costruito in questi anni un partito al di sopra di ogni sospetto
ed in una fase in cui è giusto che ogni contesto venga chiarito
senza interferenze, ritengo doveroso contribuire a preservare il
partito da ogni possibile elemento di attacco o
strumentalizzazione chiarendo che non rientro tra i possibili
candidati alla presidenza della Regione Campania". Lo ha detto
Fulvio Martusciello, europarlamentare e coordinatore regionale
di Forza Italia in Campania, intervenendo al congresso cittadino
di Battipaglia, dopo le notizie relative all'arresto della sua
collaboratrice Lucia Simeone nell'ambito di un'inchiesta delle
autorità del Belgio.
La donna è stata colpita da un mandato di arresto europeo
emesso dalle autorità giudiziarie belghe nell'ambito di
un'inchiesta incentrata su presunte tangenti, per circa 46mila
euro, versate ad alcuni politici affinché si spendessero in sede
Ue, attraverso una missiva, per favorire il colosso cinese
Huawei sul 5G. Oggi Lucia Simeone, assistita dall'avvocato
Antimo Giaccio, ha risposto alle domande che le sono state
rivolte davanti al davanti al giudice Corinna Forte della Corte
d'Appello di Napoli. La procura belga le contesta i reati di
associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio. La donna ha
ottenuto gli arresti domiciliari in attesa della sua
estradizione in Belgio. Martusciello, capo delegazione di Forza
Italia nel Parlamento europeo e coordinatore campano del
partito, non è coinvolto nell'inchiesta di Bruxelles. Rieletto
alle ultime Europee con 100mila preferenze, forte di questo
risultato l'esponente azzurro aveva espresso più volte nei mesi
scorsi la disponibilità a correre per il centrodestra come
candidato governatore in Campania.
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