Le Borse europee riducono il rialzo
a metà seduta, in vista dell'avvio di Wall Street dove i future
sono positivi. I mercati, dopo i dati incoraggianti
sull'andamento della manifattura, sono alla ricerca di spunti
sui dazi americani in programma dal 2 aprile. Gli analisti
ipotizzano che le misure interesseranno solo i dazi bilaterali.
Sul fronte valutario l'euro passa di mano a 1,0829 sul dollaro.
L'indice stoxx 600 sale dello 0,02%. In rialzo Francoforte
(+0,3%) e Madrid (+0,2%), poco mosse Milano (+0,07%), Parigi
(+0,08%) e Londra (+0,01%). I principali listini sono sostenuti
dal settore tecnologico (+0,8%) e dal comparto finanziario
(+0,7%). In calo le utility (-0,4%), con il prezzo del gas in
calo dell'1,8% a 41,84 euro al megawattora. Giù anche l'energia
(-0,5%), con il petrolio in rialzo. Il Wti sale a 68,74 dollari
al barile (+0,7%) e il Brent a 72,59 dollari (+0,6%). Male la
farmaceutica (-1%), con Bayer (-6%) condannata ad un
risarcimento di 2,1 miliardi negli Stati Uniti.
A Piazza Affari resta tonica Mediolanum (+2,7%), promossa
dagli analisti finanziari. In luce le banche con Popolare
Sondrio (+1,8%) e Mps (+1,6%). Acquisti su Stm (+1,1%) e
Stellantis (+0,9%). Bene Tim (+0,8%), con Vivendi che cede sul
mercato il 5%. Le azioni di risparmio di Tim guadagnano il 2,5%
a 0,3377 euro. In fondo al listino principale Moncler (-2%).
Vendite su Campari (-1,1%), Prysmian e Enel (-1%), Ferrari
(-0,9%). Lo spread tra Btp e Bund è stabile a 109 punti, con il
rendimento del decennale italiano al 3,87 per cento.
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