Uno stanziamento di 5 milioni di
euro, prelevati dal fondo di riserva, come primo intervento di
somma urgenza per consentire il ripristino dei danni del
maltempo in Piemonte è stato deciso in giunta straordinaria
dalla Regione.
Secondo una prima stima sono state almeno 500 le frane e "500
i millimetri di pioggia caduti in poche ore su alcune zone
circoscritte - hanno riferito il presidente, Alberto Cirio, e
l'assessore Marco Gabusi -. A consentire il contenimento dei
danni sono stati i lavori effettuati in questi anni sulla
pulizia dei fiumi, che abbiamo favorito semplificando le
procedure, e sul contenimento dei versanti".
Cirio, dopo la giunta straordinaria, ha avuto riunione in
call con il ministro Musumeci e con il Governo, per
aggiornamenti sulla situazione e sugli ingenti danni.
I tecnici della Regione sono al lavoro per completare i
sopralluoghi e formulare così l'esatta mappatura. Va anche
rilevato che il numero degli smottamenti potrebbe crescere nelle
prossime ore, anche in considerazione delle ulteriori
precipitazioni previste nei prossimi giorni. In queste ore
inizierà anche il censimento dei danni subiti dalle produzioni
agricole, che proseguiranno man mano che l'acqua si ritirerà dai
campi tuttora allagati.
Gli ospedali hanno svolto normalmente la propria attività e
non si sono verificate interruzioni dei servizi, a parte qualche
infiltrazione in alcune strutture e la sospensione temporanea,
già rientrata, in una sala operatoria di Ivrea. L'ospedale di
Casale Monferrato ha preso in carico gli abitanti più fragili
della frazione Terranova, evacuata in via precauzionale.
"I danni causati - hanno affermato Cirio e Gabusi - sono
stati gravi, ma il fatto che la macchina della nostra Protezione
civile si sia messa in moto tempestivamente sulla base alle
precise previsioni meteorologiche di Arpa Piemonte ha consentito
di garantire la sicurezza dei piemontesi, di prestare soccorso a
chi era rimasto isolato ed evacuare in via precauzionale alcuni
centri abitati, come accaduto a Borgosesia, Casale Monferrato,
Collegno, Villadossola, Clavesana, nella bassa Valsusa e in
Valcerrina, dove purtroppo una persona è deceduta".
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