"Ogni anno continuano ad
esserci più di mille vittime nel nostro Paese. Tre al giorno.
Sono vite spezzate, sogni infranti, famiglie distrutte. Tutto
perduto per sempre. Questa vergogna deve finire". Così la
segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, dal palco
della manifestazione per il Primo maggio a Casteldaccia
(Palermo).
"Come è stato per Epifanio, per Giuseppe, per Ignazio, per
Roberto, per Giuseppe, quel maledetto 6 maggio di un anno fa,
proprio qui a Casteldaccia.
Ma solo l'anno scorso è successo anche all'Esselunga di Firenze,
alla centrale Enel di Suviana, al deposito Eni di Calenzano... e
tanti tanti altri. Ad unire i punti, in una mappa geografica
d'Italia in cui ogni giorno si consuma una tragedia, si allunga
una scia di sangue che attraversa cantieri, fabbriche, campi,
strade", aggiunge Fumarola rimarcando che quella della salute e
della sicurezza sul lavoro "è un'emergenza nazionale e come tale
va affrontata".
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