"Sono stati minuti molto lunghi,
abbiamo sofferto. Ma è difficile spiegare la magia del Bernabeu,
è qualcosa che si crea dentro questo stadio, una particolare
atmosfera tra i giocatori e i tifosi, qui si riescono a fare
cose che riescono a pochissimi, ma il Real Madrid non muore mai
e io ci credevo". Così, dai microfoni di Sky Sport, Carlo
Ancelotti analizza la qualificazione della sua squadra alle
semifinali di Champions, ai danni del Chelsea. "Ci siamo trovati
0-2 immeritatamente - dice ancora Ancelotti - e da lì c'è stato
un blocco psicologico, abbiamo sofferto sui calci piazzati più
che nel gioco. Ma da lì è uscito il carattere e l'energia di
questo ambiente, non dico solo dei giocatori. Cosa mi fender
particolarmente felice? era un'eliminatoria alla pari, anche se
avevamo vinto 3-1 sapevamo che il Chelsea ha una struttura:
abbiamo rivaleggiato alla pari, forse abbiamo avuto qualcosa in
più noi e ora siamo in semifinale". Ma quel qualcosa in più è
Benzema? "Lui è un fuoriclasse - risponde il tecnico del Real -
ma direi anche Carvajal, Lucas Vazquez, Camavinga, Toni Kroos:
non voglio fare classifiche dei miei giocatori. Modric? è stato
strepitoso, soprattutto per quel passaggio (a Rodrygo per il gol
dell'1-3 ndr)".
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