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- RIPRODUZIONE RISERVATA
Paradiso Milan, inferno Donnarumma.
Una notte da grande Milan, come la aveva promessa Stefano Pioli,
regala ai rossoneri la prima vittoria in Champions League e il
sogno, ancora vivo, della qualificazione agli ottavi nel girone
da incubo. Serviva un'impresa, una partita perfetta, di ritmo,
attenzione, combattività. Serviva ingabbiare il talento di
Mbappé che ha vagato anonimo per 90' minuti. Serviva trovare una
rete che mancava davvero da troppo tempo. E di gol ne sono
arrivati due, uno firmato Leao - rinato - e uno firmato Giroud -
eterno-, il francese più longevo della storia a segnare in
Champions League. Giroud e compagni sono stati praticamente
perfetti, trascinati dal proprio pubblico che questa volta ha
riservato loro solo applausi. Gigio Donnarumma invece ha passato
una serata infernale nella culla di quel Diavolo che una volta
gli era amico. Migliaia di banconote gli sono state lanciate
dalla Curva Sud ad inizio partita e al 10' del primo tempo.
Fischi e cori ne hanno accompagnato ogni giocata. Una serata non
semplice, che Skriniar ha cercato di alleviare con qualche pacca
sulla spalla, ma l'addio a parametro zero è una ferita che i
tifosi del Milan non vedranno mai rimarginare. Forse Gigio
qualche contraccolpo emotivo lo ha sentito, anche se i gol
subiti non lo vedono responsabile e anzi ha tenuto a galla i
suoi in più di un'occasione, ma il Milan che non era ancora
riuscito a segnare in questa Champions League ha realizzato ben
due gol uno di Leao in rovesciata e l'altro del solito Giroud
che di testa, dopo aver corso come un ragazzino per tutta la
partita, è sempre decisivo. Ora i rossoneri a due partite dalla
fine della fase a gironi, abbandonano l'ultimo posto in
classifica, lasciandolo al Newcastle, sale a cinque punti, con
il Psg a 6 e il Borussia a 7. Ogni partita è decisiva e tutto
ancora da decidere. Ma è chiaro il messaggio che manda il Milan:
il Diavolo c'è e vuole dire la sua. Per la gioia di Gerry
Cardinale seduto sugli spalti. Il patron rossonero si è gustato
una una partita piacevole, divertente con tanti ribaltamenti di
fronte e occasioni da gol. Ben lontana da quel monologo che era
stata la partita d'andata. Il Milan sembra essersi scrollato di
dosso qualche fantasma. L'aria è quella delle grandi notti
Champions, elettrizzante anche senza il coro 'Pioli is on fire',
un cambio di direzione che forse è stata la mossa giusta. Nuovi
stimoli e nuovo Milan rispetto a quelle delle ultime partite. Il
recupero di Loftus-Cheek è importante anche se il centrocampista
spreca una clamorosa occasione da gol dopo una manciata di
minuti dal fischio d'inizio. Il Milan questa volta ha
l'approccio giusto, ricorda quello di Napoli. Ma contro il Psg
non ci si può distrarre neppure un minuto. Così sugli sviluppi
di un calcio d'angolo, al 9', Skriniar intercetta la spizzata di
Marquinhos e lasciato solo da Loftus-Cheek insacca da due passi.
Questa volta però il Milan mantiene la lucidità e non molla.
Così dopo soli 3' Giroud impegna Donnarumma con una gran botta e
sulla ribattuta si avventa Leao che segna in rovesciata dopo
aver dato il via all'azione. Una forza della natura che zittisce
platealmente la Curva Sud durante l'esultanza. Il primo tempo
continua poi con occasioni da entrambe le parti. Maignan
ipnotizza Mbappé sul lancio geniale di Dembelé. Al 27' è la
traversa ad aiutare il portiere rossonero sempre su Dembelé. Ad
inizio ripresa dopo appena 6', il Milan trova il raddoppio
firmato Giroud su assist pennellato di Theo Hernandez. Poi il
Milan soffre il giusto, resta concentrato e ordinato. I minuti
scorrono, infuocati dalle sgroppate di Leao che è tornato ad
essere quel talento puro che per qualche partita era scomparso.
Nel recupero si trattiene il respiro per l'arrembaggio dei
parigini. E il triplice fischio che è una liberazione: il Milan
è tornato.
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