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L'Inter si ritrova, batte la
Fiorentina per 2-1 e torna a portata di aggancio al Napoli. Dopo
la netta sconfitta di giovedì scorso al Franchi, stavolta i
nerazzurri si presentano con tutt'altro atteggiamento e
strappano una vittoria pesantissima nella lotta scudetto, che
permette di riportarsi a -1 dal Napoli. Dopo un primo di tempo
concluso tra le polemiche, complice la palla uscita prima del
corner che porta al vantaggio interista (autorete di Pongracic)
e un rigore per un tocco di mano di Darmian (trasformato da
Mandragora), nella ripresa è decisivo il gol del tanto criticato
Arnautovic, con una zuccata da tre punti per Lautaro Martinez e
compagni. L'approccio dell'Inter stavolta è decisamente diverso
rispetto alla gara del Franchi, sulla spinta anche di un Inzaghi
forse mai così indemoniato a bordocampo. Tanto che già dopo 50
secondi Lautaro sfiora il vantaggio, con un destro di prima
intenzione che sfiora il palo alla sinistra di De Gea. I
nerazzurri continuano a spingere, schiacciando la Fiorentina in
area, senza concedere ai viola la possibilità di uscire dalla
propria metà campo. Ci prova anche Barella, che va vicino ad un
eurogol con una rovesciata mancina che però non trova di poco lo
specchio. La spinta interista è incessante, su corner prima
Carlos Augusto colpisce il palo esterno col mancino, poi Lautaro
centra in pieno la traversa. E la serata sembra mettersi di male
in peggio, perché l'Inter perde anche Thuram, sostituito da
Arnautovic per una contusione alla caviglia sinistra. Serve così
un pizzico di fortuna alla squadra di Inzaghi per sbloccare il
risultato, tra le polemiche però della Fiorentina. Su un corner
concesso nonostante la palla su cross di Bastoni fosse
nettamente uscita, una deviazione sfortunata di Pongracic regala
infatti il vantaggio ai nerazzurri. Una autorete che scatena le
polemiche a bordo campo, con scintille tra le due panchine.
L'Inter sfiora il raddoppio con Arnautovic (parata di piede di
De Gea), poi però abbassa i ritmi per cercare di recuperare
fiato. E la Fiorentina ne approfitta subito, ancora tra le
polemiche: un tocco di mano di Darmian infatti, rivisto al Var,
porta La Penna a concedere un rigore ai viola trasformato da
Mandragora. Dall'intervallo tuttavia l'Inter esce ancora
concentrata e in spinta. E stavolta cos sono i nerazzurri ad
approfittare di una indecisione della difesa viola: su cross di
Carlos Augusto, De Gea e Ranieri non si intendono lasciando
libero Arnautovic di colpire di testa, riportando avanti i
padroni di casa. La squadra di Inzaghi va vicina nuovamente al
gol con Lautaro, Barella e Zalewski, mentre Palladino svuota la
panchina inserendo tutto il suo talento offensivo da Zaniolo a
Gudmundsson. Non basta, però, perché l'Inter, guidata in difesa
dal rientrante Acerbi, chiude a doppia mandata la propria area,
con Sommer mai impegnato nemmeno nell'assalto finale. E
mostrando forse per la prima volta in campionato il proprio
abito migliore, quello concentrato e concreto che l'anno scorso
portò allo scudetto. Ma il testa a testa col Napoli intanto
continua.
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