Il sesto dito robotico è il
vincitore del premio Taoubuk Da Vinci per il miglior progetto in
tecnologia robotica, nell'ambito della 13/a edizione del
Festival Internazionale del libro di Taormina. E' quanto
annunciato in una nota.
Si tratta di una tecnologia che rappresenta uno dei frutti
della collaborazione tra neuroscienze e ingegneria e che vede
lavorare fianco a fianco il SiBin Lab, Siena Brain Investigation
and Neuromodulation Lab, diretto dal professor Simone Rossi
all'interno del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Motorie
dell'Azienda ospedaliero-universitaria Senese, e il SirsLab,
Soena Robotics and System Lab, diretto dal professor Domenico
Prattichizzo del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e
Scienze Matematiche dell'Università di Siena e delegato del
rettore al trasferimento tecnologico.
A ritirare il premio il professor Prattichizzo: "Siamo
orgogliosi che la sinergia tra l'Università di Siena e l'Azienda
ospedaliero-universitaria Senese abbia ottenuto anche questo
prestigioso riconoscimento. Il sesto dito robotico è una protesi
robotica che si indossa come un braccialetto e che si trasforma
in un dito artificiale all'occorrenza. È estremamente utile per
i soggetti con mano paretica perché consente di restituire la
capacità di afferrare gli oggetti contrapponendo la mano
paretica, con funzioni di palmo, al dito robotico che
rappresenta una versione artificiale del pollice opponibile. Il
dispositivo ha la finalità di ridare capacità di presa a chi ha
perso la mobilità e la forza di un arto a causa di una patologia
invalidante, come un ictus".
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