"Ho diretto la
Bohème per rispettare gli impegni contrattuali", "il contratto"
col Festival Pucciniano, "mi vietava di rilasciare dichiarazioni
alla stampa, cosa che ho rispettato, però non c'è scritto da
nessuna parte che non potessi dirigere bendato, quindi ho preso
questa decisione". Lo ha spiegato il maestro Alberto Veronesi il
giorno dopo il clamoroso gesto al Gran Teatro Puccini di Torre
del Lago di dirigere la Bohème bendato per contestare la regia
che ha ambientato questa produzione nel '68. Veronesi ne ha
parlato con l'ANSA spiegando di non aver rinunciato alla
direzione "innanzitutto perché era tardi e se non avessi diretto
avrei creato problemi per una eventuale sostituzione e poi
perché ho sempre mantenuto gli impegni contrattuali e l'ho fatto
anche questa volta".
"Nel pomeriggio ho saputo che circola una nota del Festival
Pucciniano in cui risulta che mi si vorrebbe licenziare per
quanto ho fatto - prosegue Veronesi -. Ho rispettato il
contratto, quindi non vedo come possa essere presa nei miei
confronti una eventuale decisione di questo tipo. Ripeto, non ho
contravvenuto a nessun impegno contrattuale".
Il maestro si dice pronto ad andare sul podio della prossima
recita di Bohème Gran Teatro Puccini: "La prossima è il 29
luglio. Io ho solo dissentito da una regia che non ho condiviso,
per il resto ho rispettato il contratto, quindi non vedo perché
dovrei essere licenziato".
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