Oggi la città di
Viareggio (Lucca) si è stretta intorno ai familiari delle 32
vittime della strage ferroviaria in occasione del 15/o
anniversario del disastro ferroviario del 29 giugno 2009: erano
circa un migliaio le persone che hanno partecipato alla marcia.
Il programma della giornata è stato ricco di appuntamenti.
La messa in mattinata presso il cimitero della Misericordia
celebrata dall'arcivescovo di Lucca monsignor Paolo Giulietti
con tutti i parroci della citta', presente il vicesindaco Valter
Alberici in rappresentanza dell'amministrazione comunale; nel
pomeriggio, alle 18:30, 'Non c'è mai silenzio' lettura a quattro
voci con Elisabetta Salvatori, Marco Azzurrini, Luca
Barsottelli, Fabrizio Brandi presso la Chiesina dei Pescatori
banchina Sud Canale Burlamacca in Darsena a Viareggio da dove
alle ore 21 si è mosso il corteo di commemorazione per le vie
cittadine.
Prima di arrivare in via Ponchielli e alla Casina dei Ricordi, la sosta presso la sede della Croce Verde in via Garibaldi, che la notte della strage subì dei danni al garage e ad alcune ambulanze.
Al termine del corteo sono stati invitati a
prendere la parola i familiari di alcune delle vittime sul
lavoro o incidenti stradali, Matteo Valenti (morto giovanissimo
sul lavoro), Elisa Pezzini, Aurora Francesconi, Valentina
Prisco, Alessandro Cecchi, Emma Genovali e Leonardo Brown, i
rappresentanti dell'associazione 'Ogni volta', fondata dai
familiari e amici di Luca e Jan contro l'abuso del porto d'armi
e delle armi da fuoco, i familiari di Manuele Iacconi, ucciso a
colpi di casco in una sera di festa. Alle ore 23:48 lettura dei
32 nomi delle vittime, presso la 'Casina dei Ricordi' in via
Ponchielli.
Daniela Rombi, presidente dell'associazione 'Il Mondo che
vorrei' ha sottolineato: "avevo promesso a mia figlia Emanuela,
che non c'è più insieme ad altre 31 persone innocenti ed alle
oltre cento persone ferite che volevo sapere cosa fosse successo
a Viareggio quella notte, lo dovevo a lei, e a Viareggio che non
ci ha mai lasciato soli. Noi familiari attendiamo ancora la
pubblicazione delle motivazioni della sentenza bis di Cassazione
che rinvia all'appello tris per rideterminare le pene, dopo il
20 penseremo anche a questo - ha detto - perchè non possiamo più
attendere. Sono stati condannati i massimi responsabili delle
aziende coinvolte nella strage, ma adesso si cerca l'escamotage
per non farli andare in carcere". Per ricordare questa strage
c'è chi ha realizzato dei manifesti e un video con 32 lumini
messi su un cuore. Familiari, lavoratori, cittadini ancora una
volta sono stati tutti uniti e in spiaggia su diversi pennoni le
bandiere italiane sono state a mezz'asta in segno di lutto, come
sui pennoni dei palazzi istituzionali.
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