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Ictus, da Toscana 1,173 mln in 3 anni per software e macchinari

Ictus, da Toscana 1,173 mln in 3 anni per software e macchinari

Tempo fattore determinante cura, risorse per adeguare dotazioni

FIRENZE, 14 ottobre 2022, 13:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Giunta regionale della Toscana ha approvato le linee di indirizzo per le reti cliniche tempo-dipendenti, nella fattispecie per la rete ictus. In tre anni saranno investiti 1,173 milioni di euro per adeguare dotazioni e tecnologie in ambito preospedaliero e ospedaliero, sulla base delle indicazioni arrivate dal gruppo tecnico di lavoro della rete.
    Le reti 'tempo-dipendenti' si chiamano così perchè "il tempo, nell'affrontare certe patologie e situazioni cliniche - spiega la Regione -, è un fattore determinante, accanto ad un'organizzazione che riduca la variabilità dei comportamenti, li uniformi trasferendo in buone pratiche le evidenze scientifiche e garantisca equità di accesso alle cure". "La rete - commenta l'assessore toscano al diritto alla salute, Simone Bezzini - serve ad assicurare una presa in carico del paziente nei tempi giusti e nel luogo di cura più appropriato rispetto ad una sindrome, come l'ictus, che rappresenta la principale causa di disabilità permanente tra gli adulti ed anziani e la terza nella popolazione". Inoltre genera elevati costi sanitari e sociali.
    Nel 2021 in Toscana sono stati registrati 7311 casi di ictus, di cui 5244 ischemici, gli altri emorragici. Nel 2019 erano stati 7549 di cui 5516 ischemici. "L'ictus si combatte certamente anche con la prevenzione - spiega l'assessore -, facendo esercizio fisico o seguendo una dieta equilibrata, tenendo sotto controllo il diabete, il colesterolo, la depressione e lo stress ad esempio. Ma è altrettanto evidente che un peso importante l'hanno strutture e percorsi specificamente attrezzati per affrontare questa sindrome. In Toscana ci sono, li abbiamo mantenuti in attività anche durante la pandemia e ora vogliamo ulteriormente potenziarli. Ma i risultati degli investimenti fatti in questi anni - conclude - già si vedono". In Toscana la mortalità a trenta giorni da ictus ischemico è del 6,94% a fronte di una media nazionale dell'11,12: ciò vuol dire, rispetto al dato nazionale, 50 morti risparmiate in Toscana su 1214 ricoveri ospedalieri in un anno.
    "Si tratta di un risultato di eccellenza - conclude Bezzini - che testimonia le buone cure ospedaliere e le buone cure territoriali e riabilitative presenti. Contiamo venti ospedali in tutta la Toscana attrezzati per far fronte ai casi di ictus con squadre di medici e sanitari esperti e ben coordinati (lo stroke team) e tre ospedali universitari, Careggi a Firenze, Aoup a Pisa e Aous a Siena, in grado di effettuare trattamenti di neuroradiologia interventistica".
   

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