Anche Andrea Bocelli a sostegno dei detenuti-viticoltori di Gorgona (Livorno), l'ultima isola-penitenziario italiana. Gia' produttore di vino a Lajatico, e' diventato partner di 'Frescobaldi per Gorgona', il progetto sociale nato dalla collaborazione tra l'azienda vitivinicola toscana Marchesi de'Frescobaldi e la Direzione della colonia penale che ora ha presentato, direttamente sull'isola, la seconda vendemmia.
Bocelli ha scritto un testo e firmato l'etichetta di 'Gorgona', questo il nome del vino, un bianco a base di vermentino e ansonica prodotto grazie al vigneto di un ettaro coltivato dai detenuti in collaborazione con agronomi ed enologi della Frescobaldi: 2.500 bottiglie e 200 magnum, tutte numerate, la produzione 2013, destinata ai migliori ristoranti ed enoteche d'Italia, America, Germania e Asia. Bocelli e' stato coinvolto da Lamberto Frescobaldi, presidente dell'azienda, in un progetto che "sposa due mie passioni - spiega -: la vigna e l'Arcipelago toscano", con Gorgona, "l'isola piu' sofferta" che "merita progetti visionari e intraprendenti. Come questo". Altri partner Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde dell'Enoteca Pinchiorri che ha dedicato un piatto all'isola e quest'anno mette a disposizione una borsa di studio per un detenuto, Simonetta Doni, dello Studio Doni&associati, che ha regalato la veste grafica del vino, e Argotractors che ha fornito un trattore da frutteto.
Il progetto 'Frescobaldi per Gorgona' vuole offrire ai detenuti la possibilita' di fare un'esperienza professionale, retribuita, nella viticoltura, e, una volta fuori, "concrete opportunita' di formazione e lavoro". "Partito da una stretta di mano", ricorda Frescobaldi, ora si e' posto un orizzonte piu' ampio: azienda e colonia penale hanno firmato un accordo per 15 anni. Primo obiettivo portare a due gli ettari di vigneto (lavori al via a novembre, tra 3-4 anni in produzione) e forse, nell'intenzione di Carlo Mazzerbo, tornato a fare il direttore di Gorgona e al quale si deve l'impianto della vigna nel 1999, puntare a tre, sfruttando i terrazzamenti realizzati dai monaci che vissero sull'isola. "Questo progetto torna a commuovermi e a darmi grandi soddisfazione non solo enologiche - spiega Frescobaldi -. Quest'anno sono riuscito a coinvolgere una persona con un grandissimo cuore e sensibilita' come Bocelli e spero che questo permetta al progetto di continuare a fare conoscere Gorgona come una best practice italiana". "L'azienda ha capito e valorizzato il lato umano e sociale del produrre sull'isola, trasformando i nostri detenuti in veri attori di un prodotto di eccellenza", sono le parole di Mazzerbo che ha ringraziato anche tutto il personale dell'istituto.
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