Con gli strumenti a bordo della sonda
Juno, arrivata oggi nell'orbita di Giove, l'Italia è
protagonista di una missione storica: lo rileva il presidente
dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston. "Juno è
una missione storica che vede ancora una volta Nasa e Asi
insieme alla ricerca di informazioni fondamentali per spiegare
le origini del Sistema Solare", osserva Battiston in una nota.
Per il presidente dell'Asi "lo studio di Giove è anche una
grande sfida scientifica e tecnologica a cui l'Italia partecipa
con due strumenti all'avanguardia grazie all'Istituto Italiano
di Astrofisica (Inaf) e a industrie come Leonardo Finmeccanica e
Thales Alenia Space".
La missione, prosegue, "dimostra come la comunità scientifica
italiana giochi un ruolo di primissima importanza, inoltre la
partnership storica con la Nasa si è dimostrata una cruciale
opportunità di crescita sia delle aziende che dei ricercatori
italiani. Lavorare fianco a fianco con l'agenzia spaziale numero
uno al mondo ha permesso un salto di qualità immenso per il
sistema Paese, sia per la capacità tecnologica che per il nostro
capitale umano".
Entusiasta anche la responsabile dell'Osservazione
dell'Universo dell'Asi, Barbara Negri, per la quale i due
strumenti italiani a bordo di Juno sono "un esempio di
eccellenza scientifica e tecnologica".
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