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A Trento un acceleratore ionico diventa opera d'arte

A Trento un acceleratore ionico diventa opera d'arte

Due pezzi macchinario a ingresso Dipartimento fisica Università

TRENTO, 02 novembre 2016, 14:20

Redazione ANSA

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Un acceleratore di particelle dismesso diventa opera d'arte a Trento, al dipartimento di fisica dell'Università. Due grandi sculture realizzate da Alberto Tadiello con alcuni pezzi della macchina costruita nel 1985 e dismessa nel 2004, sono state infatti installate a Povo, Trento, nella corte del Polo scientifico e tecnologico 'Ferrari'. L'opera d'arte è un omaggio all'acceleratore ionico, che era stato costruito dal professor Igino Scotoni per esperimenti fisici sulle proprietà superficiali dei metalli.
    Si tratta di un'iniziativa del Dipartimento di fisica, in collaborazione con il Mart ed il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Trento e dei Giovani artisti italiani (Gai), con il contributo dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. Oggi l'inaugurazione con la presenza del direttore del Dipartimento, Lorenzo Pavesi, del rettore, Paolo Collini, del direttore del Mart, Gianfranco Maraniello, del professore emerito Renzo Leonardi e dell'artista Alberto Tadiello.
   

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