Dallo scorso 6 dicembre, gli agenti
sciatori della Polizia locale di Trento impegnati sul monte
Bondone hanno effettuato 150 soccorsi, di cui 14 causati da
scontri tra sciatori, 116 per cadute accidentali e venti per
malori. In cinque casi è stato richiesto l'intervento
dell'elicottero di soccorso. I dati di metà stagione sono stati
presentati in conferenza stampa.
Oltre ai soccorsi è stata fornita assistenza agli sciatori
che si sono trovati in difficoltà e sono stati accompagnati con
la motoslitta per il rientro, mentre sono state comminate
complessivamente 18 sanzioni, di cui quasi la metà a
scialpinisti che hanno attraversato le piste durante gli orari
di apertura e la restante parte a sciatori che hanno causato
incidenti a causa della velocità non commisurata alle proprie
capacità o per la mancanza dell'assicurazione obbligatoria.
Secondo quanto riferito, molte cadute accidentali hanno avuto
come conseguenza traumi cranici che potevano essere evitati o
limitati negli effetti con l'uso del casco (attualmente
obbligatorio solo per i minori di 18 anni). Gli agenti hanno
riscontrato una resistenza all'impiego nel casco da parte di
sciatori nella fascia di età compresa tra i 35 e i 50 anni,
malgrado il consiglio sia di indossarlo ad ogni età per
prevenire lesioni gravi.
Nella prima parte della stagione è stata riscontrata una
crescente presenza di scialpinisti e di persone che utilizzano
le ciaspole. Nei fine settimana tale presenza oscilla tra i 300
e i 500 appassionati, che risalgono principalmente da Vaneze
fino a Vason per arrivare, grazie alla realizzazione del nuovo
sentiero dei Mughi, in cima al Palon. Per consentire la risalita
in sicurezza, sono presenti tracciati accessibili, sicuri e
separati dal piano sciabile.
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