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Lupi morti, 'sdegno per la deriva preoccupante' da parte del Cai

Lupi morti, 'sdegno per la deriva preoccupante' da parte del Cai

Il Club alpino italiano chiede "più fermezza" e "più rapidità"

TRENTO, 04 febbraio 2025, 12:42

Redazione ANSA

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Anche il Club alpino italiano (Cai) ha deciso di esprimere "tutto il proprio sdegno per la deriva preoccupante a cui stiamo assistendo nel rapporto tra uomo e fauna selvatica". La nota del gruppo di lavoro sui Grandi carnivori, la più propositiva e anche quella senza riferimenti diretti alle politiche dell'amministrazione provinciale, criticata da Lav e Wwf, riguarda il caso dei quattro lupi trovati morti, probabilmente avvelenati a Barco di Levico nei giorni scorsi.
    "Si tratta - scrive il Cai - solo dell'ultimo episodio, di una lunga serie, che colpisce in modo crescente ed allarmante le specie selvatiche del nostro paese. Il Cai condanna fermamente ogni vile atto di bracconaggio che, oltre ad essere illegale, è assolutamente deleterio per l'ecosistema naturale e quella catena trofica di cui, va ricordato, anche l'essere umano fa parte".
    Il Club alpino italiano dice che le "azioni contro beni indisponibili dello Stato, contro la collettività e contro la Legge vanno denunciati, repressi e contrastati con ogni mezzo", ma riconosce "a fondo le difficoltà che incontrano certe categorie e le complesse problematiche che talune realtà locali si trovano a dover affrontare nel rapporto con la fauna". Per questo "condivide la necessità di un'urgente, migliore e più efficace organizzazione nella gestione della questione lupo e della fauna nel suo più ampio orizzonte, in un'ottica non ideologica ma di conservazione", ma "non può accettare come soluzione al problema il farsi giustizia da sé".
    Per questo il sodalizio chiede "più fermezza" per "garantire il rispetto delle leggi" perché "troppa morbidezza comporta una possibile indiretta legittimazione di azioni che non devono mai essere tollerate". Sollecita anche "più rapidità nel comunicare i risultati degli accertamenti condotti sulle carcasse di specie protette, senza lasciare che la questione possa scivolare nel dimenticatoio, soprattutto quando le analisi confermano atti di bracconaggio" e invoca un "grande sforzo e grande convinzione nell'assicurare alla legge gli autori di queste azioni".
   

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