E' morto in Austria, all'età di 85
anni, Sepp Forer, condannato in Italia all'ergastolo per gli
attentati separatisti degli anni Sessanta in Alto Adige.
All'epoca si riparò all'estero, in Austria, dove poi fece
l'albergatore. Forer era uno dei cosiddetti ''Bravi Ragazzi
della Val Pusteria", un gruppetto di giovani, formato anche da
Siegfried Steger, Heinrich Oberleiter e Heinrich Oberlechner,
accusati di una serie di attentati. Dei quattro solo Oberleiter
fu graziato, nel 2021, dal presidente delle Repubblica Sergio
Mattarella. Steger, che vive in Tirolo, è ora l'ultimo ancora
vita.
Forer, di tanto in tanto, interveniva con messaggi
dall'Austria, come per esempio nel 2008, quando disse in
occasione di una commemorazione degli Schützen ad Appiano: "Il
monumento alla vittoria di Bolzano e l'altorilievo con il Duce
dimostrano che il fascismo è ancora vivo". Un anno prima affermò
in merito alla clemenza a lui negata: "Credo che l'Italia
preferisca attuare provvedimenti di clemenza nei confronti della
camorra".
Forer oggi viene ricordato dall'ex consigliera provinciale
Eva Klotz e dal suo partito Süd-Tiroler Freiheit: "Era un uomo
che non accettava compromessi quando si trattava della libertà
del Sudtirolo. Ci ha ricordato instancabilmente che possiamo
preservare la nostra identità e la nostra cultura solo se ci
battiamo attivamente per essa. Il suo coraggio e la sua fermezza
sono un modello per tutti noi".
Gli Schützen altoatesini, invece, si "inchinano a un grande
tirolese e combattente per la libertà, il cui impegno per la
heimat e l'autodeterminazione non sarà dimenticato. Forer
rimarrà sempre un simbolo di resistenza e di amore per la
heimat".
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