Il Servizio di valutazione della
scuola italiana in Provincia di Bolzano ha analizzato i
risultati Invalsi 2024 delle singole scuole. "L'analisi dei dati
conferma che la scuola italiana valorizza la ricchezza delle
classi multiculturali, garantendo un percorso di qualità", dice
il vicepresidente e assessore all'Istruzione Marco Galateo.
"L'impegno continuo di docenti e dirigenti va avanti e rende il
nostro sistema scolastico competitivo e capace di rispondere
alle sfide del futuro e alle famiglie". "A luglio erano
disponibili dati parziali" spiega il direttore del Servizio di
valutazione Terence Leone. "Ora, l'analisi completa di ogni
istituto evidenzia un quadro decisamente più positivo e mostra
chiaramente la solidità del sistema e l'importanza di un
monitoraggio costante".
"Nel corso dei 13 anni di studio, gli studenti e le
studentesse migliorano le loro competenze di base, raggiungono
risultati in linea con la media nazionale per matematica e
italiano e ottengono risultati eccellenti in Inglese", commenta
il sovrintendente scolastico Vincenzo Gullotta. "Le nostre
classi si dimostrano fortemente eterogenee, con un'alta
percentuale di studenti e studentesse con background migratorio
di prima e seconda generazione".
In italiano, alla fine del primo ciclo (scuola media) i
valori si avvicinano gradualmente alla media nazionale e alla
fine del percorso scolastico gli esiti risultano allineati alla
media italiana e all'area geografica del Nordest. In matematica,
l'analisi definitiva mostra come, tra la seconda e la quinta
superiore, studenti e studentesse recuperino i divari iniziali,
ottenendo punteggi complessivamente sovrapponibili a quelli
nazionali. In inglese (lettura e ascolto), i riscontri, nel
complesso, superano le medie nazionali, indicando un alto
livello di competenza linguistica, indispensabile nel panorama
internazionale", ha rimarcato il Gullotta. Nell'ambito del
multilinguismo, la scuola altoatesina favorisce l'apprendimento
del tedesco e consente di raggiungere il livello B2: vantaggio
utile per proseguire il percorso formativo e professionale. "Sul
fronte dell'inclusività, grazie all'impegno dei docenti e alla
scelta di metodologie didattiche inclusive, la scuola italiana
riesce a far fronte a diversi bisogni educativi in una
situazione di grande eterogeneità", continua Gullotta. "I dati
dimostrano che gli studenti e le studentesse hanno la
possibilità di sviluppare gradualmente le loro competenze e di
raggiungere risultati significativi".
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