"Notruf - Emergenza". Sono 23 gli
operatori impiegati nella Centrale provinciale d'emergenza.
Durante i loro turni di lavoro, gli addetti alle chiamate
ricevono la chiamata di emergenza e allo stesso tempo ne vedono
l'origine su uno dei loro schermi. Nella sede della Protezione
civile, in viale Druso 116, si lavora 24 ore al giorno. Durante
la chiamata gli operatori compilano un modulo con le
informazioni iniziali e lo trasmettono ai vicini operatori della
Centrale provinciale d'emergenza, che richiedono ulteriori
informazioni e provvedono ad inviare i veicoli d'emergenza.
Dall'introduzione del numero unico di emergenza il 17
ottobre 2017, anche l'Alto Adige fa parte del sistema di
chiamata di emergenza transnazionale in tutti gli Stati membri
dell'Unione Europea e oltre: chiamando il numero 112 si
raggiunge una centrale operativa che, a seconda del tipo di
emergenza, allerta le organizzazioni di soccorso competenti. Nel
2009, il Parlamento europeo ha dichiarato l'11 febbraio Giornata
europea annuale del 112. "Il modello del numero unico di
emergenza europeo, sviluppato in Italia e costantemente adattato
alle moderne tecnologie, è disponibile gratuitamente per la
sicurezza dei cittadini", sottolinea il Commissario del Governo
Vito Cusumano: "Questo numero unico di emergenza è l'espressione
di una forte collaborazione istituzionale, in cui la gestione
del sistema è affidata a un controllo integrato tra Stato e
Regioni. Il primo call center del numero unico di emergenza in
Italia è stato attivato il 21 gennaio 2010 a Varese. Dal 2021 è
attivo il servizio "112 Sordi", che lo scorso anno ha aiutato
592 persone non udenti in tutta Italia. In Alto Adige, come
nelle altre province e regioni autonome, il Commissariato del
Governo è responsabile del monitoraggio del servizio del numero
unico di emergenza.
"La Centrale provinciale d'emergenza garantisce procedure
uniformi, tiene conto dell'origine territoriale delle chiamate e
consente così una migliore gestione delle chiamate di emergenza,
soprattutto tenendo conto del multilinguismo in Alto Adige",
sottolinea il presidente della Provincia e assessore alla
Protezione Civile Arno Kompatscher.
"Nel 2024 la Centrale ha risposto a 264.708 chiamate,
riferisce il coordinatore della Centrale Paolo Berenzi. In media
sono state gestite 725 chiamate al giorno, di cui circa il 64% è
stato inoltrato per un intervento di organi sanitari, mentre nel
36% dei casi è stato necessario l'intervento delle autorità
delle forze di polizia locali. Il tempo di attesa per la
risposta è stato inferiore a 3,2 secondi. La durata media della
conversazione è stata di 46,8 secondi. Circa il 39% delle
chiamate che non sono emergenze viene filtrato. Le chiamate che
non sono chiamate di emergenza non vengono inoltrate alle
centrali operative. È disponibile, infine, un servizio di
interpretariato per 12 lingue.
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