Con un abbraccio papa
Francesco, a margine dell'udienza generale di oggi in Piazza San
Pietro, ha stretto a sé Alma Petri, moglie di Emanuele, l'agente
di polizia ucciso il 2 marzo 2003 sul treno Roma-Firenze,
durante l'arresto dei leader delle Nuove Brigate Rosse,
responsabili degli omicidi di Massimo D'Antona e Marco Biagi. Lo
riferisce l'Osservatore Romano. "Non provo sentimenti di odio
verso chi ha ucciso mio marito - dice la donna al quotidiano
della Santa Sede - e forse questo significa anche aver
perdonato".
Con lei sono venute all'udienza oltre 50 rappresentanti dell'
associazione fondata in memoria di Petri. A Francesco hanno
donato una raffigurazione di san Michele Arcangelo, patrono
delle forze di polizia, e un libro sulle vittime del terrorismo.
"L'ultima pagina è dedicata a mio marito e spero che non se ne
aggiungano mai altre", confida Alma. Il figlio Angelo, anch'egli
poliziotto, non è potuto essere presente per ragioni di
servizio.
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