L'Umbria registra altri cinque
morti per il Covid ma per il secondo giorno consecutivo scendono
i ricoverati in ospedale. Sono ora 190, tre in meno rispetto a
giovedì, mentre scendono a otto, da 12, i posti occupati nelle
terapie intensive.
Come in ogni giorno post festivo scendono i tamponi, 862, e i
test antigenici, 3.803, con un tasso di positività del 23,2 per
cento. Dai test sono infatti emersi 1.084 nuovi positivi ma
anche 1.039 guariti.
Per il professor Luca Gammaitoni, fisico sperimentale
dell'Università degli studi di Perugia, comunque, "la diffusione
del contagio Covid in Umbria potrebbe raggiungere la massima
velocità entro una settimana per poi cominciare a rallentare
come sempre accade". Anche se sottolinea che "in questi giorni
soprattutto, i dati sono caratterizzati da ampie fluttuazioni"
che "significano incertezza e difficoltà a calibrare i modelli".
Sul fronte politico della pandemia la capogruppo regionale del
Pd evidenzia che "nonostante la netta contrarietà dei cittadini
e le diverse prese di posizione sia politiche che istituzionali,
la direzione della Asl 1 ha deciso che, per almeno un mese,
nessun intervento chirurgico verrà realizzato negli ospedali di
Assisi, Castiglione del Lago e Umbertide".
Decisione che l'amministrazione comunale assisana ritiene
"gravissima". "Una scelta scellerata e assurda - affermano in
una nota del Comune il sindaco Stefania Proietti e l'assessore
ai servizi socio-sanitari Massimo Paggi - che certifica
l'obiettivo di impoverire ulteriormente l'ospedale di Assisi e
la mancanza di una politica sanitaria favorevole agli interessi
dei cittadini".
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