E' dedicata
all'Italia la cinquantaseiesima edizione del Festival delle
Nazioni, in scena dal 23 agosto al 7 settembre 2023 nei luoghi
d'arte più suggestivi di Città di Castello e dell'alta valle del
Tevere.
Un omaggio che si articolerà in diciannove eventi e che
volgerà lo sguardo alla musica italiana del periodo che va dalla
fine dell'ottocento fino alla seconda guerra mondiale, con
particolare attenzione alla temperie culturale e alla produzione
musicale scaturita dagli eventi storici cruciali di quel
momento. Un focus specifico sarà dedicato ai più importanti
musicisti italiani della nuova generazione.
"Questa edizione - afferma il direttore artistico Aldi
Sisillo - si inquadra nel progetto triennale, che vede
esplorare la cultura musicale di nazioni che lasciarono una
eredità culturale e linguistica nei territori conquistati nel
periodo coloniale. Per quel che concerne l'Italia vi saranno
anche testimonianze musicali e letterarie della resistenza
etiope dell'epoca, e un originale concerto di musica reggae di
Alborosie, interprete italiano di questo genere musicale e che
ci porterà a conoscere la cultura rastafari che si ispira
all'eroe della resistenza al colonialismo, Hailé Selassié. Il
secondo filone di quest'anno riguarda invece i giovani
interpreti italiani che si stanno affermando a livello nazionale
e internazionale, come Alexander Gadjiev, vincitore del secondo
premio del concorso Chopin di Varsavia nel 2021 e il violinista
Giuseppe Gibboni, vincitore del premio Paganini nel 2021.
Accanto a loro ascolteremo nuovi talenti che si esibiranno in un
repertorio romantico e tardo romantico italiano ed europeo".
"La musica nei luoghi più suggestivi dell'alta valle del
Tevere, con programmi artistici sempre affascinanti, legati
l'uno all'altro dal filo rosso di una progetto artistico di
grandissima qualità - spiega il presidente del festival,
Leonardo Salcerini -. La presenza di artisti internazionali,
giovani talenti, la valorizzazione dei gruppi giovanili di
musica da camera, lo sguardo verso i più piccoli, la
collaborazione con le istituzioni scolastiche. Il Festival delle
Nazioni non solo non si smentisce, ma rilancia ancora una volta
i suoi numeri".
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