"Ha ragione il ministro
Lollobrigida, i poveri mangiano meglio dei ricchi perché sanno
riconoscere le cose buone e genuine": a dirlo all'ANSA è il
maestro della cucina italiana, Gianfranco Vissani, da sempre
grande cultore dei piatti della tradizione territoriale. Lo dice
dopo che le parole del responsabile dell'Agricoltura per il
Governo. "Un piatto povero può diventare un grandissimo piatto
se cucinato bene e la gente che tradizionalmente non frequenta
Capri, Porto Cervo o Saint Tropez sa come si può mangiare bene
spendendo relativamente poco", aggiunge lo chef.
"I ricchi vanno nei grandi ristoranti stellati spesso senza
sapere nemmeno cosa mangiano, ci vanno perché fa tendenza",
sottolinea ancora Vissani. "La famiglia media italiana -
aggiunge -, quella legata alle proprie radici e che deve fare i
conti per arrivare a fine mese, è tradizionalmente educata al
riconoscimento delle materie prime. Questo gli permette di
acquistare prodotti di ottima qualità e quindi di mangiare bene
e in maniera sana. I miei menu sono stati sempre incentrati sui
prodotti del territorio, ovviamente cucinati con quel 'quid' in
più che ci mette lo chef, ma ho sempre attinto ai prodotti più
poveri della nostra cucina italiana. Credo che dovremmo sempre
più tornare alla riscoperta di vecchi sapori, quelli che costano
poco e hanno un grande gusto, che sono poi quelli che ogni
giorno vengono preparati dalle famiglie italiane che non si
possono permettere di spendere cifre da capogiro nei
ristoranti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA