Si è tenuta nella Giornata
internazionale dei diritti delle donne, nella sede del Centro
pari opportunità dell'Umbria, a Palazzo Danzetta di Perugia, la
cerimonia di premiazione delle tre tesi di laurea vincitrici del
Premio Laura Cipollone per l'anno accademico 2021-2022. Bandito
ogni anno è volto a diffondere e valorizzare le migliori tesi di
laurea con rilevanti e innovativi approcci di genere,
nell'ambito di tutte le discipline di studio e di ricerca.
I lavori si sono aperti con i saluti della presidente del
centro pari opportunità, Caterina Grechi, e del vice presidente
della Giunta regionale Roberto Morroni.
Grechi - riferisce un comunicato della Regione -, nel
ribadire l'importanza di celebrare l'8 marzo come giornata di
memoria e impegno, ha ricordato il ruolo quotidiano del Centro
pari opportunità nell'affermare i valori di libertà,
autorevolezza e dignità delle donne: sul piano istituzionale,
dei servizi e del lavoro culturale.
Morroni, ha quindi sottolineato come "quello della parità di
genere sia un tema di civiltà intrinseco ad ogni progresso
economico e sociale nel mondo". Ha poi ringraziato il Cpo "per
il ruolo che svolge e per rappresentare nella regione un
presidio prezioso anche per le nuove generazioni, a cui è
affidato il compito di proseguire nella strada che c'è ancora da
fare per il raggiungimento di una effettiva parità".
La Commissione tesi, composta dalla presidente Cristina
Calcagni e dalle consigliere Irene Piccionne e Vittorina
Sbaraglini, ha esaminato quest'anno 19 tesi di laurea discusse
nell'anno accademico 2021-2022, esprimendo grande soddisfazione
per tutti gli elaborati e congratulandosi con l'intera platea
dei e delle partecipanti al bando. Calcagni ha quindi comunicato
la terna vincente, scelta "con parere unanime". Il primo premio
è andato alla tesi "La condizione della donna in Afghanistan:
un'analisi giuridica e socio-antropologica" della dottoressa
Veronica Maria Colucci; il secondo a "Dai teorici del comunismo
alle Pussy Riot e Femen. Il ruolo della donna nella Russia
sovietica e post sovietica", di Milena Natali; il terzo a "Donne
e guerriglie in America Latina: una prospettiva di genere", di
Namhy Loreley Bruno de Melo.
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