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Parisi, fuga giovani laureati drena futura classe dirigente

Parisi, fuga giovani laureati drena futura classe dirigente

Il premio Nobel a Vitality winter day dell'Università di Perugia

PERUGIA, 31 gennaio 2025, 18:55

Redazione ANSA

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La fuga dei giovani laureati e dottorati all'estero rappresenta un "drenaggio della futura classe dirigente, disastroso e non compensato". A dirlo è stato il premio Nobel Giorgio Parisi, a margine del "Vitality winter day", evento che si è tenuto all'Università degli Studi di Perugia. Secondo il fisico "l'enorme problema di prospettiva per gli Atenei è che formano molti più ricercatori di quanti il sistema Paese sia in grado di assorbire".
    "Siamo un Paese che ogni anno vede un'emigrazione di circa centomila persone verso l'estero - ha detto ancora Parisi -, un numero uguale alle centomila persone che arrivano in Italia e di cui si parla tantissimo in politica. Ma mentre i centomila immigrati sono al centro del dibattito pubblico, io non ricordo di avere mai sentito un leader politico parlare dell'emigrazione dall'Italia".
    Secondo Parisi, per invertire la tendenza legata alla fuga dei laureati è necessario "potenziare la capacità delle università italiane di assorbire i ricercatori, ma questo richiede fondi e una programmazione certa a lungo termine". "In Italia manca la programmazione in ogni settore, manca un piano industriale e manca un impegno chiaro del governo su quali industrie sostenere e sviluppare", ha aggiunto il Nobel.
   

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