Per la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi "in uno stato di diritto è necessario garantire quello alla legalità ma, allo stesso tempo, anche i diritti innegoziabili come salute e rispetto dei diritti umani fondamentali". Lo ha detto intervenendo in Consiglio comunale sulla questione del taser alla polizia municipale.
" Sul taser ben prima di me - ha detto Ferdinandi - si sono espressi enti indipendenti come quello di Amnesty International e dell'Onu che ne hanno chiesto il ritiro in quanto ne hanno sottolineato la potenziale letalità. Se parliamo quindi di strumenti che devono essere dei deterrenti dobbiamo fare attenzione al livello di potenziale rischio che tali armi possono comportare". La sindaca ha quindi sostenuto che "un'amministrazione deve cercare di sperimentare misure di deterrenza e non comportino un così alto rischio di potenziale letale". "Proprio per questo - ha aggiunto - abbiamo scelto di provare a sperimentare uno strumento già in utilizzo in altri comuni italiani come nel comune di Pavia, che è quello della BolaWrap che permetterebbe l'immobilizzazione dell'utenza senza aumentare il rischio potenziale di morte".
Per quanto riguarda il tema dell'eliminazione dell'articolo del regolamento relativo all'accattonaggio, Ferdinandi ha spiegato che "non è stato in nessun modo cancellato nessun tipo di reato di accattonaggio molesto che continua ad essere normato dal nostro codice penale".
"Per quanto riguarda le ordinanze anti-alcol e anti-prostituzione - ha annunciato la sindaca - rimarranno attive fintanto che non saremo in grado di portare nel quartiere di Fontivegge tutte quelle progettualità legate ad un'animazione sociale e culturale sana e strutturale che sappia fare presidio del territorio. Sul tema della sicurezza siamo convinti che sia necessario riaccendere il protagonismo dei cittadini".
"La politica è chiamata a costruire coesione e non divisioni" ha concluso Ferdonandi.
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