"Un quinquennio di forte impegno e
di progettualità informata ad una visione di area vasta
consentono all'Umbria di uscire dall'isolamento verso il Tirreno
e l'Adriatico anche grazie a rapporti di forte collaborazione
instaurati con il Governo e le Regioni bagnate dai due mari.
Preoccupa viceversa la improvvisa logica rinunciataria della
sinistra di matrice ideologica su riforme e progetti attesi da
decenni che condanna l'Umbria ad un immobilismo suicida, brucia
decine di migliaia di ore di lavoro e milioni di risorse
preziose fin qui investite su progetti all'avanguardia,
dirottando altrove investimenti ingenti". Lo afferma il
consigliere regionale Enrico Melasecche (capogruppo Lega
Umbria).
"Nel 2019 - ricorda Melasecche, in una nota della Regione -
abbiamo ereditato un'Umbria ripiegata su se stessa,
completamente isolata dal resto d'Italia, con collegamenti sia
ferroviari che stradali in gran parte né progettati né
finanziati. Il lavoro condotto alla guida dell'assessorato alle
infrastrutture e trasporti negli ultimi cinque anni ha
consentito all'Umbria di fare rilevanti passi avanti su molti
fronti per uscire da un isolamento atavico al quale la sinistra
l'aveva condannata. La nostra regione ha oggi ben diverse
prospettive. Uno dei progetti finalmente oggi cantierizzato
riguarda proprio l'appalto della tratta Monte Romano
Est-Tarquinia, verso il porto di Civitavecchia, sulla Ss 675
Umbro-Laziale (Rieti-Terni-Orte-Civitavecchia) che apre al
collegamento dell'Umbria verso il Tirreno, superando l'imbuto di
Monte Romano verso il porto più importante dell'Italia centrale.
C'è stato un incontro tecnico, con forte valenza politica,
lunedì 3 febbraio a Vetralla a conclusione di un percorso lungo
e travagliato. Si tratta di un progetto che ho seguito
personalmente da anni, attivando dal 2020 un dialogo costante e
fattivo sia con i vari governi che si sono succeduti che con
l'Anas e con la Regione Lazio, il cui progetto definitivo del
primo stralcio funzionale è stato approvato nel 2023 chiudendo
una lunga e complessa procedura".
"È un'infrastruttura che, ultimati i lavori, permetterà di
bypassare - evidenzia Melasecche - il centro abitato di Monte
Romano, spesso causa di intenso traffico, forti rallentamenti e
inquinamento, raggiungendo in modo più sicuro e veloce
Civitavecchia, porto commerciale e del turismo crocieristico di
fondamentale importanza e dal forte sviluppo. Un traguardo
atteso da tempo non solo dai cittadini del Lazio, dai pendolari,
ma anche dalla nostra regione per le industrie meccaniche,
siderurgiche, olearie e dai molti nostri concittadini che hanno
l'esigenza di raggiungere il Tirreno oltre che per i crocieristi
che intendono venire in Umbria. L'altra notizia estremamente
positiva consiste nell'approntamento del progetto del secondo
stralcio di circa 10 km fino al porto di Civitavecchia
salvaguardando le particolarità ambientali dei luoghi e, sotto
l'aspetto archeologico, le rilevanti necropoli etrusche. Quello
svolto negli ultimi cinque anni è stato un ruolo particolarmente
attivo con un programma decisamente impegnativo, grazie alla
sinergia con il ministero delle Infrastrutture e al sostegno
concreto del ministro Salvini".
"L'auspicio - conclude il consigliere di opposizione - è che
la nostra regione non rimanga ora ostaggio di una sinistra
radicale sostenitrice di follie pseudo-ambientaliste, ma
continui la corsa verso un futuro di sviluppo ampiamente
compatibile per il quale abbiamo gettato solide basi, anche
perché le altre regioni sono in prima linea nel chiedere ed
ottenere finanziamenti importanti che l'Umbria sta viceversa
perdendo per sempre".
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