"Abbiamo 21 giorni di tempo, noi
Comune, la Regione, il governo e l'azienda per dare una risposta
agli operai" e questo "va fatto molto di fretta", perché se gli
operai entreranno in mobilitazione "ci sarà un problema sociale
gravissimo" e a Terni "potrebbe scoppiare un gran bordello".
Lo ha detto il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, parlando
al termine del tavolo su Acciai Speciali Terni convocato oggi
dalla Regione Umbria, con i sindacati di categoria, per fare il
punto dell'iter per la firma dell'accordo di programma. Presente
per la giunta regionale l'assessore allo Sviluppo economico,
Francesco De Rebotti.
Riferendo sull'esito della riunione, Bandecchi ha spiegato
che i "sindacati sono giustamente un po' innervositi in questo
momento", anche perché rispetto alla data del 20 gennaio in cui
il ministro Adolfo Urso "aveva detto chiaramente che avremmo
avuto un chiarimento sulla situazione energetica, nessuno ha
saputo niente di particolare, né noi né la Regione". Ora i
sindacati aspettano la seconda data del 28 febbraio, entro la
quale dovrebbe chiudersi, in un modo o nell'altro, l'iter
dell'accordo di programma.
"Il 28 febbraio credo che entreranno in mobilità e credo che
abbiano perfettamente ragione" ha spiegato Bandecchi, secondo
cui "dovrebbe intervenire anche il prefetto".
"Abbiamo 20 giorni di tempo - ha ribadito il sindaco - per
mettere a posto le cose, sennò a Terni ci sarà un po' di
confusione. Il governo si deve fare carico di questo, non ci
sono più le chiacchiere" e deve "chiedere ad Arvedi - ha
concluso - di mantenere gli impegni, poi a latere parleremo di
energia", tema il cui tavolo "deve rimanere a parte".
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