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Sindacati, senza accelerazione positiva su Ast 8 ore sciopero

Sindacati, senza accelerazione positiva su Ast 8 ore sciopero

'Stato indeterminatezza non può essere scaricato su lavoratori'

TERNI, 07 febbraio 2025, 16:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un pacchetto di otto ore di sciopero, da programmare entro il mese di marzo, come prima mobilitazione se non ci sarà "una accelerazione positiva" nell'iter per la sottoscrizione dell'accordo di programma per Acciai Speciali Terni. Lo annunciano le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl di Terni, al termine dell'incontro di questa mattina con l'assessore regionale allo Sviluppo economico Francesco De Rebotti, il sindaco di Terni Stefani Bandecchi, l'assessore comunale Sergio Cardinali e il presidente della Provincia Francesco Maria Ferranti. Incontro sollecitato dalle stesse organizzazioni sindacali per chiedere chiarimenti tra i vari livelli istituzionali.
    I sindacati spiegano in una nota di aver sottolineato di non riconoscere "ulteriori slittamenti delle date annunciate dal ministro Adolfo Urso che ha individuato per la fine di febbraio 2025 l'iter per la sottoscrizione dell'accordo di programma" e di aver chiesto "di conoscere il contenuto" dello stesso accordo "per come ci è stato annunciato in questi tre anni con il dettaglio del piano industriale, ambientale e sociale".
    "Nonostante la confusione e le contraddizioni si è arrivati ad una sintesi condivisa nelle quale tutte le istituzioni si sono impegnate a fare chiarezza sui tempi e sui contenuti dell'accordo di programma" spiegano Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl, che rilanciano dal canto loro "la totale ripresa dello stato di agitazione, anche in ragione della posizione espressa dall'azienda sulla possibilità di non mantenere i livelli occupazionali, questa è una condizione che ci trova totalmente contrari". "Non è possibile - concludono - che dopo tre anni questo stato di indeterminatezza possa essere scaricato di nuovo sui lavoratori, che al netto degli investimenti fatti, oggi comunque subiscono una riduzione dei costi che impatta sull'organizzazione del lavoro dei diretti e dell'indotto". Nei prossimi giorni verranno richiamati i parlamentari nazionali eletti in Umbria e i parlamentari europei "per verificare anche da questo punto di vista lo stato dell'arte".
   

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