"Sono passati tre anni ma ci sono
volute poche settimane per capire che la vicenda dell'Accordo di
programma per l'Ast è stata un'enorme perdita di tempo e una
generale e infruttuosa pantomima": a denunciarlo è l'assessore
allo Sviluppo e economico della Regione Umbria, Francesco De
Rebotti. "Fin da subito è stato chiaro che l'incaglio fosse,
come più volte ripetuto, il tema del costo dell'energia e i
rinvii per la firma dei mesi scorsi, giustificati dalla
prossimità delle elezioni regionali, si dimostrano oggi con
evidenza solo un inutile e dannoso tentativo di procrastinare il
nulla" sostiene in una nota.
"Perché - dice De Rebotti -, è questa la verità, mai si sono
costruite soluzioni che ne permettessero la definizione. Oggi la
vicenda rischia di condizionare pesantemente il futuro di Ast,
della tenuta occupazionale e del progetto industriale
all'interno del quale sono contenuti importanti investimenti di
matrice ambientale. Abbiamo testardamente inseguito possibili
soluzioni al tema energetico, rimane in campo il percorso già
avviato dalla Regione sul tema delle concessioni che può portare
beneficio alle imprese umbre dal 2029 in poi. Ma ora è
indispensabile, dopo la presa di posizione di Ast, riportare
immediatamente la questione sul tavolo del Governo. Non sono più
permessi disimpegni per nessuno degli attori in campo. Lo
dobbiamo ai lavoratori e alla comunità ternana e regionale.
Questo è il motivo che ci spinge a chiamare rapidamente a Terni
i rappresentanti del Parlamento italiano ed Europeo. E a
richiedere, come anticipato sopra, l'immediata convocazione del
tavolo ministeriale su progetto industriale di Ast".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA