In riferimento al recente
dibattito sulle novità introdotte dal nuovo codice della strada,
i Consorzi di tutela dei vini dell'Umbria hanno inviato una
lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo
Salvini, per porre l'attenzione sul "terrorismo mediatico" che
sta penalizzando "uno dei simboli della cultura e della
tradizione italiana", il vino. La richiesta è che si promuova
una "cultura del consumo responsabile", specificando in maniera
definitiva che "non è stato modificato nessuno dei limiti
precedentemente in vigore e che oggi è possibile ancora
consumare vino al ristorante con particolari attenzioni".
Secondo i Consorzi "in Italia sta passando il concetto di
non dover bere assolutamente prima di mettersi alla guida, il
che, oltre ad essere un grande errore di comunicazione, va a
colpire la stragrande maggioranza dei consumatori che hanno
fatto del consumo moderato e responsabile il proprio stile di
vita, rischiando di aprire la strada agli eccessi". "Noi
produttori - è detto in una loro nota - siamo da anni impegnati
nella promozione della cultura del vino fondata sul consumo
moderato e consapevole e ci impegneremo ancora nel valutare
altre strade, come la produzione di bottiglie di minori
dimensioni, come quelle da 0.375 litri per facilitarne il
consumo e la vendita nei ristoranti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA