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Rettore Unistra, più sostegno agli studenti internazionali

Rettore Unistra, più sostegno agli studenti internazionali

L'appello durante l'inaugurazione del 100/o anno accademico

PERUGIA, 12 febbraio 2025, 17:09

Redazione ANSA

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"Da questo particolare osservatorio che è l'Università per stranieri, vediamo bene quanto gli studenti internazionali siano una ricchezza.
    Sosteniamoli di più. È l'appello che rivolgiamo agli esponenti della politica": lo ha detto nel suo intervento il rettore dell'ateneo, Valerio De Cesaris, durante l'inaugurazione del 100/o anno accademico, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.
    "Segnalo in particolare due aspetti - ha aggiunto - su cui chiediamo di tornare a riflettere. Il primo riguarda l'iscrizione al Servizio sanitario nazionale. Aver alzato da 150 a 700 euro il contributo che devono pagare gli studenti internazionali, complica loro la vita. Il secondo aspetto riguarda i visti. Non concedere il visto per studio a chi ha parenti in Italia, come talvolta accade perché lo si considera un elemento sintomatico di 'rischio migratorio', è qualcosa che andrebbe ripensato. Vista la grave carenza di manodopera altamente qualificata, le richieste di visti di studio da parte di giovani diplomati che hanno già in Italia un loro familiare dovrebbero essere valutate con speciale favore dai nostri consolati. Una direttiva espressa in tal senso aiuterebbe l'Italia ad avere successo nel formare competenze e metterle a servizio del nostro Paese".
    "Guardiamo al centenario della nostra università - ha spiegato il rettore -soprattutto per comprendere meglio la missione istituzionale alla quale siamo chiamati oggi, alla luce di una storia ormai lunga".
    "Nell'anno accademico scorso abbiamo avuto nei corsi di laurea studenti provenienti da 75 Paesi diversi. Nei corsi di lingua italiana, studenti da ben 110 Paesi. Tra di loro, russi e ucraini, israeliani e palestinesi. Questo è un luogo di cultura e di incontro in cui accogliamo gli studenti nel rispetto di ogni differenza e nella valorizzazione dei talenti di ciascuno".
    "Care studentesse e cari studenti - ha detto ancora il rettore De Cesaris - quando avete manifestato per il popolo palestinese, da molti non siete stati capiti. A causa dei comportamenti violenti e degli slogan antisemiti di alcuni, si è detto che erano manifestazioni sbagliate. Ma ciò che è sempre sbagliato è l'indifferenza. Questa università è vostra alleata nelle lotte per la pace, per i diritti delle persone, per la libertà di esprimere il proprio dissenso".
   

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