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Condanna per peculato,confiscati beni ex commissario liquidatore

Condanna per peculato,confiscati beni ex commissario liquidatore

Vibo Valentia, apposti sigilli a fabbricati e terreni in Umbria

VIBO VALENTIA, 19 marzo 2025, 10:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I finanzieri del Comando provinciale di Vibo Valentia hanno dato esecuzione a un provvedimento, emesso dal Tribunale della città, dei beni di proprietà di un soggetto destinatario di sentenza irrevocabile di condanna per il reato di peculato e reati fallimentari a seguito di patteggiamento. Il valore dei beni sottoposti a confisca, costituiti da fabbricati e terreni, ubicati nel territorio del Comune di Foligno (Perugia) e disponibilità finanziarie, ammonta a circa 380 mila euro.
    Le indagini coordinate e dirette dal procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo, e dal sostituto titolare del fascicolo, eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria e dalla Sezione di Polizia giudiziaria della Procura, hanno permesso di appurare che l'imputato, nominato dal Ministero dello Sviluppo economico quale commissario liquidatore di una società vibonese operante nel settore "Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle altre scienze naturali e dell'ingegneria", posta in liquidazione coatta amministrativa, si fosse appropriato, nel tempo, di ingenti somme di denaro della procedura concorsuale attraverso assegni e bonifici, privi di qualsiasi giustificazione, in favore proprio, nonché a beneficio di un altro soggetto e di una società riconducibile al proprio nucleo familiare.
    In particolare, dagli accertamenti svolti dai finanzieri è emerso che il commissario liquidatore aveva aperto due conti correnti intestati alla società in liquidazione coatta amministrativa, uno solo dei quali veniva reso noto al Ministero dello Sviluppo economico effettuando così importanti movimentazioni di denaro senza fornire alcuna rendicontazione né documentazione giustificativa. In ciò, sempre secondo quanto riferito, procurando così un indebito vantaggio economico a sé e a soggetti a lui vicini e provocando al contempo un danno patrimoniale rilevante alla società in liquidazione e ai creditori della stessa, quantificato in 864mila euro.
    Oltre alla confisca dei beni, il commissario liquidatore è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione con l'inabilità all'esercizio di imprese commerciali e dell'esercizio di uffici direttivi presso qualsiasi impresa.
   
   

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