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Opposizione, la sinistra approva una stangata da 322 milioni

Opposizione, la sinistra approva una stangata da 322 milioni

'Noi abbiamo ridato 30 milioni di euro alle famiglie umbre'

PERUGIA, 21 marzo 2025, 19:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Un vero e proprio salasso si abbatterà sugli umbri con l'aumento di Irpef, Irap e bollo auto voluto dalla sinistra extralarge. Un incremento della pressione fiscale senza precedenti che graverà su famiglie e imprese per ben 322 milioni di euro, imponendo a ogni cittadino un aumento di oltre 500 euro di tasse in più. Un colpo durissimo che metterà in ginocchio l'economia della regione, colpendo indiscriminatamente cittadini, lavoratori e aziende: è quanto sottolineao i consiglieri regionali di opposizione Paola Agabiti (Fratelli d'Italia), Nilo Arcudi (Tesei Presidente-Umbria civica), Matteo Giambartolomei (Fratelli d'Italia), Enrico Melasecche (Lega), Eleonora Pace (Fratelli d'Italia), Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia), Donatella Tesei (Lega).
    "La sinistra - aggiungono, in una nota della Regione - dimostra ancora una volta il suo vero volto: quello di un governo regionale che, con la sua politica del tassa e spendi, mette le mani nelle tasche degli umbri. La loro manovra fiscale è al limite del prelievo forzoso e dimostra chiaramente come l'unico obiettivo sia garantire equilibri interni a una maggioranza extralarge, piuttosto che il bene della comunità.
    Quando siamo stati noi al governo regionale - ricordano gli esponenti dell'opposizione - non abbiamo aumentato di un centesimo la pressione fiscale. Eppure, abbiamo dovuto affrontare situazioni debitorie pesantissime ereditate proprio dal centrosinistra: dai bilanci in crisi della Provincia di Perugia, alle criticità del trasporto pubblico locale, fino alle difficoltà delle comunità montane. A queste difficoltà si è aggiunta la pandemia, un evento epocale che ha pesato in maniera oggettiva sulla gestione della pubblica amministrazione, altro che relazioni sventolate ad hoc per giustificare una stangata fiscale del genere con lo spauracchio del commissariamento".
    "Commissariamento che, guarda caso - proseguono - non viene mai preso in considerazione nella delibera approvata dal centrosinistra per giustificare la stangata. A conferma di una vera messa in scena orchestrata ad arte per ingannare gli umbri che è già stata smascherata. Ora saremo noi a mettere in atto un'operazione verità per vedere da vicino l'operato dei primi tre mesi della sinistra al governo".
    "Noi responsabili, la sinistra no. Debiti ereditati, pandemia. Nonostante tutto - sottolineano i consiglieri regionali dell'opposizione - non abbiamo caricato il peso sulle spalle degli umbri. Anzi, abbiamo restituito 30 milioni di euro alle famiglie attraverso agevolazioni e sostegni concreti, senza mai ricorrere a nuove tasse. Così come abbiamo sostenuto la crescita delle imprese umbre. Abbiamo razionalizzato le spese, tagliato sprechi e cercato risorse in Europa per garantire un bilancio sano e sostenibile. Questa scelta del centrosinistra è ancora più grave perché la loro stessa manovra dimostra che non c'è alcuna emergenza finanziaria. Infatti, parte di questa stangata fiscale scatterà solo il prossimo anno, segno evidente che il quadro economico regionale non richiede misure straordinarie immediate".
    "Inoltre - si evidenzia ancora - la narrazione dei presunti tagli governativi è una menzogna: lo Stato invierà in Umbria ben 47,5 milioni di euro per la sanità quest'anno e 76 milioni nel prossimo. Ammesso e non concesso che manchino all'appello i fantomatici 90 milioni che il centrosinistra continua a sbandierare senza alcuna certificazione istituzionale, quale sarebbe la necessità di una manovra così punitiva da 322 milioni di euro? La verità è una sola: queste tasse in più non servono a salvare i conti pubblici, ma a mantenere in piedi un governo regionale che si regge sul motto tassa e spendi".
    "Basta bugie, basta tasse: gli umbri non sono un bancomat. La messa in scena è finita. Il centrosinistra - concludono i consiglieri di opposizione - vuole far pagare ai cittadini il prezzo dei suoi equilibri interni, ma noi non lo permetteremo".
   
   

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