Con l'inaugurazione del grande e
accogliente Padiglione Umbria, alla presenza delle istituzioni
regionali, si è aperto il calendario di appuntamenti che
caratterizzano la presenza dell'Umbria del vino del vino al
Vinitaly 2025.
Un taglio del nastro all'insegna di quelle "Radici" che hanno
iniziato a legare tutti gli eventi umbri, alla Fiera di Verona
fino al 9 aprile, per un programma interdisciplinare
(degustazioni, talk, approfondimenti) proposto come di consueto,
a partire dal 2009, da Umbria Top Wines, la società cooperativa
che raggruppa la maggioranza delle aziende vitivinicole
regionali.
"Siamo qua per celebrare il vino che per noi è una delle
'Radici' dell'Umbria - ha affermato Simona Meloni, assessore
regionale alle Politiche agricole e agroalimentari, turismo e
Pnrr - ma anche un connubio tra passato e presente e soprattutto
futuro. Vino ma non solo, perché dobbiamo legarlo al cibo e
tenere insieme l'agricoltura con il turismo. Vediamo il vino non
solo come qualcosa da consumare ma anche come prodotto legato
allo sviluppo del territorio per il suo valore sociale ed
economico".
Per Massimo Sepiacci, presidente di Umbria Top, "la presenza
di tutte queste cantine non era scontata quest'anno con tutte le
problematiche legate al mondo del vino, dalle campagne
denigratorie ai dazi".
Anche per europarlamentare del Pd Camilla Laureti, tra
l'altro membro della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo
rurale, "non poteva esserci un nome più bello da dare perché ci
riguarda tantissimo se pensiamo al vino ma anche all'olio".
Sono poi intervenuti anche Marcello Serafini, amministratore
unico 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria, Albano
Agabiti, presidente Assogal Umbria, Federico Sisti, direttore
Camera di commercio dell'Umbria, Pietro Marchi, presidente Ais
Umbria, e i presidenti dei Consorzi di Tutela Vini dell'Umbria.
Nell'area espositiva dedicata a 56 produttori, ritorna
l'area Enoteca Regionale.
Il senso del progetto "Radici" per la promozione
dell'Umbria del vino è stato poi illustrato dal presidente
Massimo Sepiacci e dalla coordinatrice di Umbria Top Gioia
Bacoccoli. "Abbiamo voluto fa diventare protagonisti - hanno
sottolineato - temi quali la biodiversità, le tecniche
produttive, le tracce storico-archeologiche legate alle
produzioni vitivinicole di cui il cuore verde d'Italia è
ricchissimo. Questa chiave di lettura potrà rappresentare un
nuovo metodo di mappare le eccellenze regionali ed invitare in
Umbria sotto un nuovo spirito di scoperta".
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