Hanno denunciato anche un
comportamento istituzionale "piegato ad interessi di parte" e un
"sistema che viene messo in campo in maniera sistematica" i
rappresentanti dei Gruppi di opposizione all'interno
dell'Assemblea legislativa dell'Umbria illustrando alla stampa
la mozione di sfiducia nei confronti della presidente della
Regione Umbria Stefania Proietti in merito alla manovra fiscale,
che sarà discussa in aula il 10 aprile.
La consigliera di FdI Eleonora Pace ha parlato in
particolare della presidente dell'Assemblea Sarah Bistocchi.
"Dopo avere ufficialmente protocollato la richiesta di mozione
di sfiducia - ha detto -, non abbiamo ancora ricevuto nessun
tipo di risposta dalla presidente perché è lei che deve
verificare l'ammissibilità". Verifica che implicherebbe, come ha
ricordato sempre Pace, "la sospensione per cinque giorni delle
attività dell'Assemblea legislativa e delle commissioni
consiliari" e "farebbe slittare l'assemblea convocata per
giovedì mattina con all'ordine del giorno la manovra fiscale".
Un comportamento quello della presidente Bistocchi, secondo
Pace, "come se questo atto non esistesse". È arrivato così un
ulteriore appello alla presidente "perché dimostri la sua
terzietà, visto che si sta assumendo una responsabilità politica
importante". "Torni a palazzo se è fuori e si confronti con le
minoranze - ha chiesto Pace - così come un presidente
dell'assemblea dovrebbe fare, altrimenti giovedì verremo in aula
a discutere la manovra fiscale con una mozione di sfiducia
pendente. È proprio perché non esiste una urgenza che chiediamo
di ritirare la manovra e di poterci sedere nuovamente con tutti
i soggetti interessati per discutere di una manovra, del tutto
legittima, ma che deve servire alla regione perché la sanità
dell'Umbria si salva da sola".
Anche Andrea Romizi ha parlato di "gravi incongruenze" nei
comportamenti della presidente Proietti: "questa è una manovra
impattante per famiglie e imprese che non è stata ragionata con
nessuno al di là di questi incontri postumi, ed una cosa del
genere non è mai accaduta prima".
Per Nilo Arcudi "non si è mai vista una cosa del genere".
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