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Confcommercio, la manovra compresa solo se resta eccezionale

Confcommercio, la manovra compresa solo se resta eccezionale

Mencaroni: 'Ora servono riforme strutturali vere'

PERUGIA, 10 aprile 2025, 13:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La manovra fiscale che la Regione Umbria si prepara a varare rappresenta un passaggio difficile per cittadini e imprese. Confcommercio Umbria, assieme alle altre principali associazioni di categoria, ha partecipato con spirito costruttivo e senso di responsabilità a un confronto complesso, che ha portato a un risultato non indolore, ma che speriamo eviti gli scenari più critici": è il commento del presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni.
    "Comprendiamo le ragioni che hanno portato a misure fiscali straordinarie. Ma questa comprensione - aggiunge Mencaroni, in una nota di Confcommercio - è possibile solo nella misura in cui queste misure resteranno strettamente legate alla contingenza.
    Non può e non deve aprirsi la strada a una pressione fiscale strutturalmente più elevata. Il rinvio al 2026 dell'aumento dell'Irap che speriamo comunque di poter evitare, l'esclusione dell'incremento del bollo auto e l'introduzione di scaglioni progressivi per l'addizionale Irpef - che dovrebbero almeno in parte salvaguardare i redditi più bassi e le piccole imprese, tutti, assieme alle imprese più strutturate, già alle prese con l'estrema debolezza dei consumi e le incertezze dei mercati internazionali - sono risultati al momento accettabili".
    "Tuttavia, riteniamo imprescindibile che l'attuale fase sia seguita da subito dall'avvio di riforme strutturali concrete, profonde e non più rinviabili", sottolinea il presidente di Confcommercio.
    Secondo Mencaroni, "l'Umbria ha bisogno di una svolta nella gestione pubblica, che vada anche oltre l'ambito sanitario. È nei tanti comparti della macchina amministrativa regionale che occorre intervenire con decisione, individuando sprechi, inefficienze e margini di razionalizzazione, per garantire un uso migliore delle risorse pubbliche, senza gravare ulteriormente sui cittadini, su chi produce e crea lavoro. Se la nuova Giunta regionale vuole marcare la differenza rispetto al passato deve effettuare scelte strutturali capaci di rilanciare lo sviluppo, la competitività e la coesione del nostro sistema economico".
    "Un'ultima considerazione, che per Confcommercio - conclude il suo presidente - è fondamentale: il metodo. Il dialogo a monte con le associazioni d'impresa deve essere centrale per la Regione: diamo infatti voce a migliaia di imprese che costituiscono l'ossatura produttiva dell'Umbria. È con loro che si costruisce il futuro economico della nostra regione".
   

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