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La bacia mentre la rapina, accusato di violenza sessuale

La bacia mentre la rapina, accusato di violenza sessuale

Perugia, commessa minacciata e costretta a subire la molestia

PERUGIA, 06 maggio 2025, 15:49

Redazione ANSA

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Prima un coltello puntato al collo, poi un bacio subito sulla stessa parte del corpo, dopo essere stata stretta alla vita.

E' quanto ha dovuto subire la commessa di un esercizio pubblico di Perugia vittima di una rapina che fruttò poco più di 2 mila euro.

Un episodio per il quale i carabinieri hanno individuato il presunto responsabile, un trentatreenne di origini campane, al quale è stata notificata una ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere disposta dal gip del capoluogo umbro per i reati non solo di rapina aggravata ma anche di violenza sessuale. Che può essere considerata - nella ricostruzione accusatoria - anche un bacio se dato con modi violenti. Il provvedimento ha raggiunto l'uomo nel carcere di Napoli Poggioreale dove è già detenuto per altra causa. In precedenza era stato però dimorante nel capoluogo umbro ed è risultato con numerosi precedenti per delitti contro il patrimonio.

L'ordinanza è stata emessa dal gip al termine di un'articolata indagine condotta dai carabinieri della stazione di Perugia, con la collaborazione della sezione radiomobile della locale compagnia, con il coordinamento della Procura guidata da Raffaele Cantone. Ufficio che, sulla base di una dettagliata informativa, ha avanzato richiesta al giudice, evidenziando quella che è ritenuta la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. I fatti risalgono allo scorso 18 gennaio, quando secondo la ricostruzione degli inquirenti l'indagato, intorno alle 16, dopo essersi introdotto in un esercizio pubblico perugino, approfittando di un momento di calma, si era posizionato dietro al bancone e, puntando al collo della giovane commessa un coltello ma anche stringendola alla vita, si era fatto consegnare 2.250 euro custoditi nel registratore di cassa. Per poi costringere la donna a subire un bacio sul collo, riferiscono ancora gli inquirenti.

Le indagini avviate sulla scorta delle informazioni fornite dalla commessa, nonché mediante perquisizione, individuazioni fotografiche, analisi dettagliata delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nel locale, condotte con il supporto del Reparto carabinieri investigazioni scientifiche, il Ris di Roma, hanno reso possibile risalire all'identità del presunto responsabile, ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e compendiare gravi, rilevanti ed univoci elementi probatori di reità a suo carico. Il gip - riferisce sempre la Procura - ha ritenuto fondati i presupposti e considerando "la gravità e le concrete modalità dei fatti" ha disposto l'applicazione dell'ordinanza.

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