"Prevedere azioni per il pieno
sostegno all'eccellenza Ceramica umbra, centro del sistema
ceramico italiano": è quanto prevede il dispositivo di una
proposta di risoluzione, votata all'unanimità dai commissari
presenti di seconda e terza Commissione dell'Assemblea
legislativa.
L'atto, di iniziativa di Michele Bettarelli (Pd) e poi
condiviso da Francesca Peppucci (Lega), già discusso in Aula lo
scorso 26 maggio e rimandato in Commissione per una più ampia
discussione, è stato, dunque, fatto proprio dai due Organismi di
Palazzo Cesaroni - si legge in un suo comunicato - che hanno
provveduto ad ampliarlo, nel dispositivo, accogliendo, tra
l'altro, alcune indicazioni dell'assessore Michele Fioroni,
emerse nel corso della sua audizione, la scorsa settimana.
Il documento di indirizzo, che approderà a breve in Aula per
l'approvazione, verrà illustrato, quale relatore unico, da
Michele Bettarelli.
L'impegno per la Giunta sarà dunque quello di salvaguardare
"la ceramica artistica tradizionale come patrimonio culturale e
identitario del territorio regionale oltre a rappresentare un
patrimonio culturale, economico e umano del nostro Paese". Alla
luce di ciò si chiede all'Esecutivo di: "promuovere
l'Associazione nazionale Città della Ceramica (Aicc) e la Strada
della ceramica che, attraverso il loro lavoro, valorizzano la
storia, la tradizione, la cultura ed il tessuto artigiano
dell'Umbria con una progettualità condivisa e di ampio respiro a
livello regionale, nazionale ed europeo; favorire, nel rispetto
della normativa statale ed europea, tali realtà associative
anche attraverso il sostegno a campagne di comunicazione,
mostre, partecipazione a grandi eventi e organizzazione di
eventi e iniziative all'interno del territorio regionale;
avviare un percorso diretto a programmare e realizzare una
'vetrina regionale', anche tramite il coinvolgimento delle
maggiori piattaforme digitali, per la promozione e la vendita,
on-line, dei prodotti ceramici, delle città dell'Umbria;
elaborare e supportare un percorso turistico di viaggio nei
luoghi della ceramica dell'Umbria, diretto a far conoscere
l'arte e la storia della ceramica,
valorizzando un turismo di tipo esperienziale che metta al
centro di tali realtà il turista; supportare il Comune di Deruta
nel percorso per la candidatura diretta al riconoscimento della
Ceramica Artistica fra i beni immateriali, intangibili e orali
come 'Patrimonio Mondiale Unesco'; garantire supporto alle
imprese che necessitano di un piano di programmazione definito e
specifico per il settore, per perseguire obiettivi atti a
favorire la realizzazione di un circuito regionale integrato di
interesse comune; tutelare gli operatori e le professionalità
altamente specializzate nel settore della Ceramica, anche
attraverso il confronto con il Governo, al fine di individuare
misure dirette a sostenere le aziende e per limitare la
riduzione degli occupati nel settore; promuovere, su piattaforme
e in fiere il Museo regionale della Ceramica di Deruta, il più
antico museo italiano per la ceramica, quale valore umbro e
strumento di conservazione della cultura e storia della maiolica
a livello nazionale; valorizzare la figura del Maestro
Artigiano, abilitato a svolgere attività di docenza e
tutoraggio; valutare un evento fieristico regionale diretto a
promuovere la ceramica umbra, in ottica di innovazione, anche
con il supporto dell'Università degli Studi di Perugia, nel
pieno rispetto della storia e tradizione della maiolica".
Dopo aver fatto riferimento a progetti presentati e
predisposti anche all'interno di programmi europei , tra i quali
'Cerasmus e 'Clay', nell'ambito del programma Tnterreg Europe
che vede come lead partner proprio la Regione Umbria, ed aver
ricordato il concorso internazionale di idee già svolto e di cui
sono state stilate le graduatorie dei vincitori, nel Documento
viene evidenziato come in Umbria sia fortemente presente la
tradizione ceramista. Sono state riconosciute come 'Città della
ceramica', nel marzo 1999, i Comuni di Gualdo Tadino, Gubbio e
Orvieto, i quali hanno partecipato in qualità di 'soci
fondatori' alla costituzione di Aicc, successivamente hanno
ottenuto il riconoscimento il Comune di Deruta e, nell'aprile
2019, il Comune di Città di Castello. Ad oggi, con cinque comuni
riconosciuti, 'Città della Ceramica', l'Umbria occupa il secondo
posto a livello nazionale. Altri comuni umbri potrebbero avere
(nel caso lo richiedessero) il riconoscimento di 'Città della
Ceramica': Perugia, Fratta Todina, Nocera Umbra e Umbertide (la
cui domanda è in fase di preparazione).
Nel documento si rimarca dunque la rilevanza, in Umbria, del
comparto della ceramica artistica, "un settore che, se
supportato da una strategia di marketing e comunicazione di
ampio respiro e condivisa e da un'attività promozionale e di
ricerca e innovazione, può rappresentare un volano turistico per
le zone coinvolte, oltre che una grande opportunità per il
tessuto economico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA