Il Comitato per il controllo e la
valutazione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria si è riunito
oggi, per la prima volta dall'inizio della XII Legislatura,
nella sede di palazzo Cesaroni a Perugia.
L'organismo consiliare - riferisce un comunicato della
Regione - è presieduto dal consigliere Andrea Romizi (Forza
Italia), affiancato dalla vice presidente Maria Grazia Proietti
(Pd) e dai componenti Enrico Melasecche (Lega), Francesco
Filipponi (Pd), Fabrizio Ricci (Avs). Ai lavori odierni ha
partecipato anche il consigliere Laura Pernazza (FI).
Il Comitato verifica lo stato di attuazione delle leggi
regionali; propone alle Commissioni l'inserimento nei testi
legislativi di clausole valutative; verifica, con cadenza
annuale, il rispetto degli obblighi informativi nei confronti
dell'Assemblea legislativa previsti anche dalle clausole
valutative; esamina le relazioni prodotte dalla Giunta regionale
in risposta alle clausole valutative; propone lo svolgimento di
missioni valutative; verifica l'attuazione delle mozioni, degli
ordini del giorno e delle risoluzioni approvate dall'Assemblea;
effettua il monitoraggio sull'attività e sugli atti degli enti
dipendenti della Regione e delle società partecipate. Il
Comitato riferisce direttamente all'Assemblea gli esiti delle
attività di valutazione svolte con una relazione con cadenza
almeno annuale.
La dirigente Simonetta Silvestri ha spiegato cosa si intende
per attività di controllo di attuazione e di valutazione delle
politiche. Uno strumento, ha evidenziato, che non si sostituisce
alla decisione politica, ma consente al legislatore di adottare
decisioni informate e consapevoli. Non basta quindi fare buone
leggi ma occorre che queste leggi siano monitorate, ne vengano
verificate l'attuazione e gli effetti prodotti. Questo consente
di cogliere le eventuali esigenze di modifica e di aggiornamento
delle leggi. La valutazione viene effettuata prima ancora della
sua approvazione per comprendere come potrà impattare sulla
società. Dopo l'approvazione serve invece un monitoraggio
costante, per testarne l'attuazione. Non basta quindi
controllare se una legge è stata attuata oppure no, risulta più
utile comprendere se gli strumenti previsti nella legge si sono
rivelati efficaci o meno. La necessità di verificare se i
destinatari della legge hanno effettivamente ricevuto una
risposta dovrebbe sorgere soprattutto in capo all'Esecutivo, e
ciò la rende un'attività bipartisan. Il Comitato può disporre
missioni valutative, che consistono in attività di ricerca e di
approfondimento, finalizzate all'analisi dell'attuazione di una
legge regionale o alla valutazione degli effetti di una politica
regionale.
I componenti del Comitato hanno deciso di avviare un primo
controllo delle norme che contengono clausole valutative al fine
di avviare un monitoraggio sulla attuazione delle leggi della
passata legislatura, tra cui quelle su: mercato del lavoro,
grandi derivazioni idroelettriche, amministrazione condivisa,
birra artigianale, registro regionale dei tumori, qualità del
lavoro, comunità energetiche rinnovabili, persone con lesione
midollare, rievocazioni storiche, percorsi della ceramica, testo
unico sulla sanità, attività cinematografiche, turismo. Spetterà
alla presidenza del Comitato raccogliere le indicazioni dei
consiglieri regionali per individuare le priorità da affrontare,
basandosi anche sulle relazioni di ritorno sulle leggi regionali
predisposte dalla Giunta. Su richiesta del consigliere Enrico
Melasecche verrà anche predisposta la ricognizione delle leggi
regionali ormai desuete ed inutili, per verificare la
possibilità di attuare una vasta azione di semplificazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA