Nella sala Partecipazione di
palazzo Cesaroni si è svolto oggi pomeriggio l'incontro
organizzato dalla Commissione d'inchiesta "Analisi e studi su
criminalità organizzata e infiltrazioni mafiose, corruzione,
riciclaggio, narcotraffico e spaccio di stupefacenti" sul tema
"Amministratori locali contro le mafie: dalla memoria
all'impegno". Sono stati ricordati amministratrici e
amministratori pubblici uccisi dalle mafie.
Fabrizio Ricci (presidente Commissione antimafia
dell'Assemblea legislativa) ha ricordato - secondo quanto
riferisce un comunocato della Regione - "il punto di partenza
del percorso che ha portato alla nascita di 'Libera', l'incontro
di Don Luigi Ciotti con la madre di un membro della scorta di
Giovanni Falcone, che ha avviato un percorso per il quale anche
oggi, 21 marzo, siamo qui, in ricordo di tutte le vittime delle
mafie. Oggi rinnoviamo l'impegno nella lotta alla criminalità
organizzata. Il nostro intento - ha detto Ricci - è ricordare
nostri colleghi e colleghe di enti pubblici, diversi tra loro,
ma tutti accomunati dall'etica della cosa pubblica, di giustizia
e dalla volontà di non piegarsi al potere delle mafie".
Eleonora Pace (vicepresidente della Commissione antimafia
dell'Assemblea legislativa) ha espresso l'auspicio "di poter
rappresentare quel filo conduttore iniziato con il lavoro
straordinario fatto dalla precedente legislatura, in maniera
trasversale, dai componenti della commissione. La speranza - ha
detto - è di proseguire questo lavoro e anzi renderlo più snello
e più semplice. Il lavoro da fare è tanto ma abbiamo idee e
cuore per proseguire in questo lavoro straordinario".
Sono quindi intervenuti il presidente di Anci Umbria,
Federico Gori, la vicepresidente di "Avviso pubblico (Enti
regionali per la formazione civile contro le mafie)" Serena
Groppelli, il nipote di una vittima innocente delle mafie
Goffredo Locatelli, che fa parte di Libera Umbria, i consiglieri
regionali impegnati nelle attività della commissione, Donatella
Tesei, Andrea Romizi, Bianca Maria Tagliaferri, alcuni
parlamentari umbri e molti cittadini, fra i quali esponenti di
Libera e dell'Osservatorio antimafia dell'Assemblea legislativa.
Alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, sono
state affidate le conclusioni del dibattito: "Grazie alla
Commissione antimafia e a quella che l'ha preceduta nella
precedente legislatura. Il mio primo atto di indirizzo come
sindaco di Assisi - ha ricordato - fu di revocare una licenza ad
un soggetto destinatario di un'interdittiva antimafia che
gestiva un istituto. Siamo riusciti a riprendere in mano il bene
pubblico gestito da quel soggetto. Bisogna parlare di mafia
anche nel contesto di Assisi, nella terra di San Francesco,
dobbiamo avere il coraggio di dire che la mafia c'è, che si
traveste, sapendo che non abbiamo strumenti adeguati per
aggredirla ma insieme, enti, istituzioni e forze dell'ordine
possiamo essere forti nella nostra opposizione. Oggi ricordiamo
tutti coloro che difendono la giustizia e i cittadini". Al
termine, sono state declamate alcune brevi biografie di
amministratrici e amministratori pubblici vittime di mafie.
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