L'Assemblea legislativa
dell'Umbria ha approvato con il voto unanime degli 11
consiglieri presenti, la mozione presentata da Maria Grazia
Proietti e Francesco Filipponi (Pd) che chiede di "ribadire
l'adesione della Regione Umbria ai principi del Manifesto di
Ventotene e la ferma contrarietà alla sua banalizzazione e
strumentalizzazione antieuropeista".
L'atto illustrato in Aula dalla prima firmataria impegna la
Giunta di Palazzo Donini a "ribadire ufficialmente la piena
adesione della Regione Umbria ai principi contenuti nel
Manifesto di Ventotene, dichiarando con forza la contrarietà a
ogni tentativo di banalizzare o strumentalizzare in chiave anti
europeista un documento che costituisce un riferimento
irrinunciabile per un'Europa democratica e solidale".
"Valorizzare la Festa dell'Europa del 9 maggio - chiede - con
iniziative istituzionali, culturali e divulgative volte a
celebrare e far comprendere il ruolo strategico dell'Europa per
le regioni e i territori, favorendo la conoscenza e la
consapevolezza presso le comunità locali umbre del progetto
europeo, della politica di coesione dell'Unione europea e
dell'importanza del livello locale e regionale per una buona
governance europea. Promuovere, per quanto di competenza
regionale, azioni informative e divulgative volte a diffondere
tra i cittadini, e in particolare tra le giovani generazioni e
nelle scuole, la conoscenza del Manifesto di Ventotene quale
documento fondante del federalismo democratico, della pace e
della solidarietà tra le nazioni europee, contribuendo così a
rafforzare una solida e diffusa cultura europeista nella nostra
regione. Il 19 marzo 2025 alla Camera dei Deputati - ha
ricordato Proietti - la presidente del Consiglio dei Ministri
Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo del 20 e 21
marzo, ha fatto esplicito riferimento al Manifesto di Ventotene,
testo fondamentale del federalismo europeo, dichiarando
apertamente che il modello di integrazione europea proposto in
tale documento risulta incompatibile con la propria visione
politica e culturale dell'Europa. Durante il proprio intervento,
la Presidente Meloni ha citato alcuni passaggi del Manifesto con
chiaro intento polemico, banalizzandone i contenuti e
prendendone le distanze, specie riguardo ai principi di
trasformazione sociale e federalismo democratico. Il Manifesto
di Ventotene, nome con cui è noto il documento 'Per un'Europa
libera e unita - Progetto di un manifesto' è stato scritto nel
1941 dagli antifascisti Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi mentre
erano al confino sull'isola del mar Tirreno in quanto oppositori
del regime e costituisce uno dei principali riferimenti teorici
e ideali del processo d'integrazione europea, in particolare per
i valori antifascisti, democratici e di solidarietà tra i popoli
europei che incarna. Gli storici considerano in modo unanime il
Manifesto uno degli scritti fondamentali dell'europeismo moderno
che hanno posto le basi dell'Europa unita, avendola immaginata
in senso federale già allora, in piena Seconda Guerra Mondiale.
Esso rappresenta ancor oggi un imprescindibile punto di
riferimento per un'Europa unita, democratica e solidale, capace
di superare divisioni e nazionalismi, promuovendo pace, libertà
e cooperazione internazionale".
"Condivido ogni parola dell'intervento che mi ha preceduto"
ha detto Bianca Maria Tagliaferri (Pp - Ud). "Questo periodo
della nostra storia recente - ha aggiunto - è la parte di storia
che hanno vissuto i nostri nonni e i nostri padri, resistendo al
totalitarismo e scrivendo già nel 1941, prima dell'inizio
dell'opposizione al nazifascismo, una delle pagine più alte
della storia democratica e civile. Una pagina che è stata di
ispirazione per la Costituzione e per il voto del 1979, quando
per la prima volta abbiamo votato per l'Europa".
"Ringrazio la consigliera Proietti - ha detto Fabrizio Ricci
(Avs) - per aver portato questo tema in Aula, consentendoci di
riaffermare la nostra posizione rispetto al Manifesto di
Ventotene e all'antifascismo, che sono valori alla base della
nostra Costituzione e del nostro Statuto regionale. Ciò è
importante anche alla luce dei tentativi della destra di mettere
in discussione e di mistificare tra chi stava dalla parte giusta
della storia e chi invece da quella innegabilmente sbagliata.
Ventotene rappresenta un patrimonio che non può essere messo in
discussione".
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