/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Assemblea approva mozione per contrasto spopolamento

Assemblea approva mozione per contrasto spopolamento

Atto presentato dai consiglieri Pd Filipponi e Proietti

PERUGIA, 06 maggio 2025, 17:33

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Assemblea legislativa ha approvato all'unanimità dei presenti la mozione "Misure urgenti per prevenire e contrastare il fenomeno dello spopolamento nei comuni della regione nei loro comprensori" presentata dai consiglieri del Partito democratico Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti.
    Illustrando l'atto in Aula il primo firmatario Filipponi ha spiegato che "la mozione impegna la Giunta regionale ad adottare un piano strategico regionale per il contrasto dello spopolamento nei comuni, che individui le priorità di intervento e le risorse da destinare a tale scopo, con particolare attenzione alle specificità territoriali dei comuni e delle aree rurali afferenti ai comprensori delle province di Terni e Perugia, con un focus sulle zone più colpite della regione, come la Valnerina valorizzando anche il patrimonio culturale e ambientale dei comuni a rischio di spopolamento, promuovendo la tutela del paesaggio, la conservazione delle tradizioni locali e la valorizzazione dei prodotti tipici". "Inoltre - ha aggiunto - il provvedimento chiede all'Esecutivo regionale di promuovere la diversificazione economica dei comuni a rischio di spopolamento ponendo particolare attenzione alle filiere produttive locali attraverso incentivi per lo sviluppo dell'imprenditoria locale, creazione di nuove start up e Pmi anche innovative, favorendo così anche il turismo sostenibile, l'agricoltura di qualità e le attività culturali. Ma si chiede anche di potenziare l'accesso ai servizi essenziali, quali la sanità, l'istruzione, i trasporti e la connettività digitale, attraverso interventi mirati e innovativi, tenendo conto delle esigenze delle popolazioni anziane e delle aree montane. Infine di impegna la Giunta a monitorare costantemente l'efficacia delle misure adottate e a valutare l'opportunità di introdurre ulteriori interventi, in base all'evoluzione del fenomeno anche in sinergia con i comuni, le associazioni di categoria, gli enti locali e le università, al fine di favorire anche lo scambio di buone pratiche e la realizzazione di progetti congiunti. Il fenomeno dello spopolamento sta interessando in modo sempre più preoccupante numerosi comuni della nostra regione. Le proiezioni dell'ultimo studio dell'Aur prevedono una riduzione della popolazione sempre più rapida. In particolare, l'Umbria passa dai 906mila abitanti del 2010 agli 854.378 residenti del 2024, 2.029 in meno rispetto al 2023. Nella provincia di Perugia, il problema non riguarda solo le zone interne ma anche le città.
    Nel confronto 2010-2020 Perugia passa da 168.969 abitanti agli attuali 166.969, Foligno da 58.162 a 56.935, Città di Castello da 40.657 a 39.162 e Spoleto da 39.574 a 37.672. I comuni delle zone interne da Scheggia a Costacciaro a Preci perdono molto di più, attorno al 15% in soli 10 anni. Nella provincia di Terni, la situazione è ancora più critica. Tra il 2019 e il 2024 nessun Comune del comprensorio orvietano ha saldi positivi. Si registrano cali oltre il 5% nei territori di Montecchio, Castel Viscardo, Fabro, Castel Giorgio, Parrano e Orvieto. Il comune di Orvieto scende in maniera netta sotto i 20 mila abitanti, fermandosi a 19.319. Alcuni studi, indicano che nei prossimi 5 anni la popolazione residente dovrebbe attestarsi intorno ai 18 mila mentre al 2035 addirittura a 16 mila abitanti. Situazione analoga per il comune di Narni, che scende da 18.839 a 17.861.
    Il comune di Terni si mantiene ancora sopra i 100mila abitanti, anche se di poco, e contiene la discesa in termini percentuali al 3,72%. La Valnerina, area compresa tra le province di Terni e Perugia, è particolarmente colpita dal fenomeno dello spopolamento, aggravato dagli eventi sismici del 2016. In alcuni Comuni della provincia di Terni si parla ormai di desertificazione. Preoccupanti sono le situazioni di Parrano, che scende sotto la soglia dei 500 abitanti fermandosi a 477; Polino che dai 226 abitanti del 2019 passa a 204. Nel 2023 il numero delle nascite in Umbria è sceso a 4.766 con un andamento praticamente analogo nelle due province. Negli ultimi dieci anni dall'Umbria sono spariti 15.420 giovani, quanto l'intera popolazione di Todi. Nel 2014 i residenti di età compresa tra 15 e 34 anni erano 178.771; nel 2024 se ne contano 163.351. Un calo dell'8,6%. L'indice di invecchiamento della popolazione in provincia di Terni ha raggiunto il 284% rispetto alla media nazionale che è pari al 193%, in pratica, per ogni 100 under 15 ci sono 284 over 65; mentre per quanto concerne la provincia di Perugia, nel 2024 si rilevano 227,1 anziani ogni 100 giovani. In provincia di Terni gli occupati sono meno del 40% della popolazione totale: lavora poco più di una persona su tre. Su una popolazione di circa 215mila abitanti ad avere un impiego sono 85mila persone. Inoltre, gli ammortizzatori sociali, la cassa integrazione in particolare, sono in aumento e in generale gli stipendi sono più bassi. Ringrazio il lavoro della Giunta fatto in questi primi mesi, in particolare quello dell'assessore Meloni che ha fatto uno studio approfondito sul tema dello spopolamento, ma anche l'assessore Barcaioli rispetto al problema dell'autonomia scolastica".
    Proietti ha quindi voluto sottolineare "la parte sanitaria, che nelle zone interne è molto sentita". "A volte - ha detto - i cittadini si sentono abbandonati nelle loro esigenze primarie, come la salute. Auspico che nel nuovo Piano sanitario regionale, che manca da tanti anni, si possa valutare in maniera concreta la possibilità di fornire attività sanitarie mettendo insieme i piccoli borghi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza