L'Assemblea legislativa ha
approvato all'unanimità dei presenti la mozione "Misure urgenti
per prevenire e contrastare il fenomeno dello spopolamento nei
comuni della regione nei loro comprensori" presentata dai
consiglieri del Partito democratico Francesco Filipponi e Maria
Grazia Proietti.
Illustrando l'atto in Aula il primo firmatario Filipponi ha
spiegato che "la mozione impegna la Giunta regionale ad adottare
un piano strategico regionale per il contrasto dello
spopolamento nei comuni, che individui le priorità di intervento
e le risorse da destinare a tale scopo, con particolare
attenzione alle specificità territoriali dei comuni e delle aree
rurali afferenti ai comprensori delle province di Terni e
Perugia, con un focus sulle zone più colpite della regione, come
la Valnerina valorizzando anche il patrimonio culturale e
ambientale dei comuni a rischio di spopolamento, promuovendo la
tutela del paesaggio, la conservazione delle tradizioni locali e
la valorizzazione dei prodotti tipici". "Inoltre - ha aggiunto -
il provvedimento chiede all'Esecutivo regionale di promuovere la
diversificazione economica dei comuni a rischio di spopolamento
ponendo particolare attenzione alle filiere produttive locali
attraverso incentivi per lo sviluppo dell'imprenditoria locale,
creazione di nuove start up e Pmi anche innovative, favorendo
così anche il turismo sostenibile, l'agricoltura di qualità e le
attività culturali. Ma si chiede anche di potenziare l'accesso
ai servizi essenziali, quali la sanità, l'istruzione, i
trasporti e la connettività digitale, attraverso interventi
mirati e innovativi, tenendo conto delle esigenze delle
popolazioni anziane e delle aree montane. Infine di impegna la
Giunta a monitorare costantemente l'efficacia delle misure
adottate e a valutare l'opportunità di introdurre ulteriori
interventi, in base all'evoluzione del fenomeno anche in
sinergia con i comuni, le associazioni di categoria, gli enti
locali e le università, al fine di favorire anche lo scambio di
buone pratiche e la realizzazione di progetti congiunti. Il
fenomeno dello spopolamento sta interessando in modo sempre più
preoccupante numerosi comuni della nostra regione. Le proiezioni
dell'ultimo studio dell'Aur prevedono una riduzione della
popolazione sempre più rapida. In particolare, l'Umbria passa
dai 906mila abitanti del 2010 agli 854.378 residenti del 2024,
2.029 in meno rispetto al 2023. Nella provincia di Perugia, il
problema non riguarda solo le zone interne ma anche le città.
Nel confronto 2010-2020 Perugia passa da 168.969 abitanti agli
attuali 166.969, Foligno da 58.162 a 56.935, Città di Castello
da 40.657 a 39.162 e Spoleto da 39.574 a 37.672. I comuni delle
zone interne da Scheggia a Costacciaro a Preci perdono molto di
più, attorno al 15% in soli 10 anni. Nella provincia di Terni,
la situazione è ancora più critica. Tra il 2019 e il 2024 nessun
Comune del comprensorio orvietano ha saldi positivi. Si
registrano cali oltre il 5% nei territori di Montecchio, Castel
Viscardo, Fabro, Castel Giorgio, Parrano e Orvieto. Il comune di
Orvieto scende in maniera netta sotto i 20 mila abitanti,
fermandosi a 19.319. Alcuni studi, indicano che nei prossimi 5
anni la popolazione residente dovrebbe attestarsi intorno ai 18
mila mentre al 2035 addirittura a 16 mila abitanti. Situazione
analoga per il comune di Narni, che scende da 18.839 a 17.861.
Il comune di Terni si mantiene ancora sopra i 100mila abitanti,
anche se di poco, e contiene la discesa in termini percentuali
al 3,72%. La Valnerina, area compresa tra le province di Terni e
Perugia, è particolarmente colpita dal fenomeno dello
spopolamento, aggravato dagli eventi sismici del 2016. In alcuni
Comuni della provincia di Terni si parla ormai di
desertificazione. Preoccupanti sono le situazioni di Parrano,
che scende sotto la soglia dei 500 abitanti fermandosi a 477;
Polino che dai 226 abitanti del 2019 passa a 204. Nel 2023 il
numero delle nascite in Umbria è sceso a 4.766 con un andamento
praticamente analogo nelle due province. Negli ultimi dieci anni
dall'Umbria sono spariti 15.420 giovani, quanto l'intera
popolazione di Todi. Nel 2014 i residenti di età compresa tra 15
e 34 anni erano 178.771; nel 2024 se ne contano 163.351. Un calo
dell'8,6%. L'indice di invecchiamento della popolazione in
provincia di Terni ha raggiunto il 284% rispetto alla media
nazionale che è pari al 193%, in pratica, per ogni 100 under 15
ci sono 284 over 65; mentre per quanto concerne la provincia di
Perugia, nel 2024 si rilevano 227,1 anziani ogni 100 giovani. In
provincia di Terni gli occupati sono meno del 40% della
popolazione totale: lavora poco più di una persona su tre. Su
una popolazione di circa 215mila abitanti ad avere un impiego
sono 85mila persone. Inoltre, gli ammortizzatori sociali, la
cassa integrazione in particolare, sono in aumento e in generale
gli stipendi sono più bassi. Ringrazio il lavoro della Giunta
fatto in questi primi mesi, in particolare quello dell'assessore
Meloni che ha fatto uno studio approfondito sul tema dello
spopolamento, ma anche l'assessore Barcaioli rispetto al
problema dell'autonomia scolastica".
Proietti ha quindi voluto sottolineare "la parte sanitaria,
che nelle zone interne è molto sentita". "A volte - ha detto - i
cittadini si sentono abbandonati nelle loro esigenze primarie,
come la salute. Auspico che nel nuovo Piano sanitario regionale,
che manca da tanti anni, si possa valutare in maniera concreta
la possibilità di fornire attività sanitarie mettendo insieme i
piccoli borghi".
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