I consiglieri di minoranza
dell'Assemblea legislativa hanno abbandonato l'Aula subito dopo
il question time per protestare contro l'assenza della
presidente della Giunta Stefania Proietti e di due assessori,
Simona Meloni e Fabio Barcaioli.
Il capogruppo del Pd, Cristian Betti Proietti ha fatto
sapere che la presidente Proietti è impegnata a Roma in una
riunione della Commissione sanità convocata nello stesso giorno
in cui l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea legislativa aveva
deciso la data della riunione d'Aula.
Per Eleonora Pace, FdI, "questo Consiglio regionale sta
diventando una buffonata". "Dopo due ore di discussione in
Conferenza dei capigruppo - ha aggiunto - dove io e Donatella
Tesei abbiamo abbandonato la riunione in dissenso con la
decisione di spostare la data da giovedì 8 maggio a oggi,
martedì, veniamo a sapere che la presidente Proietti è stata
convocata a Roma, non si sa quando, visto che il ponte festivo
c'è stato per tutti, e manca anche l'assessore Meloni perché
malata, alla quale auguriamo ovviamente di guarire presto. La
presidente avrebbe potuto delegare qualcuno, come ha fatto
l'assessore Barcaioli che ha delegato il vicepresidente Bori a
rispondere all'interrogazione che lo chiamava in causa. Guarda
caso invece viene a mancare la presidente proprio in una seduta
in cui avrebbe dovuto rispondere a interrogazioni cruciali sul
tema della sanità. Cercheremo di approfondire sui tempi di
questa convocazione a Roma".
Per Enrico Melasecche, Lega, l'assenza della presidente
Proietti "è inaccettabile". "Ricordo - ha aggiunto - che la
presidente Tesei partecipava online alle sedute della
commissione sanità. Oggi manca la presidente, gli assessori
Meloni e Barcaioli, il vicepresidente è quasi sempre assente,
quest'Aula sta diventando un'assemblea condominiale. Ci
assentiamo per protesta e per la dignità dell'Aula. Chiediamo
alla presidente dell'Assemblea Sarah Bistocchi, che rappresenta
tutti gli umbri non un partito, che richiami gli assenti ai loro
doveri, se no noi non ci stiamo".
Laura Pernazza, FI, ha insistito sul rispetto delle regole,
che "vengono puntualmente disattese: abbiamo dovuto subire una
lunga esternazione sulla puntualità e oggi i lavori si sono
aperti con un'ora di ritardo". "Oggi, ricordo - ha proseguito -,
è il 6 maggio e il 30 aprile era il termine indicato per avere
la disponibilità della relazione Kpmg di cui non si sa ancora
nulla nonostante la nostra protesta e l'occupazione dell'Aula.
Noi saremmo disponibili a collaborare, ma la maggioranza deve
rispettare le prerogative della minoranza. Non ci sentiamo
garantiti, rispetto a istanze sempre disattese. Anche la
presidente Bistocchi deve fare rimostranze alla Giunta per
questo".
"Si è diffusa la percezione di un approccio per cui
l'Assemblea legislativa è una dependance della Giunta, ma questo
non è possibile" ha affermato Nilo Arcudi, Tesei
presidente-Umbria civica. "Nessuno - ha aggiunto - ha un quadro
preciso di quando c'è riunione d'Aula e quando ci sono le
commissioni. Per cinquanta anni si è andati avanti con un
regolare calendario dei lavori e con dei giorni stabiliti, prima
di cambiare organizziamoci, altrimenti i lavori non funzionano
in maniera corretta. Oggi abbiamo atteso oltre un'ora l'inizio
della riunione, poi la sospensione, non c'è alcun rispetto per i
consiglieri e per l'Assemblea. Occorre dare un segnale forte di
protesta contro questo modo di procedere. L'Assemblea
legislativa va rispettata".
"Dispiace parlare mentre l'opposizione abbandona l'Aula,
anche noi meritiamo rispetto" ha replicato Cristian Betti, Pd.
"Non siamo di fronte a un oltraggio alla democrazia - ha
aggiunto -, la presidente è stata convocata a Roma in
Commissione sanità per il riparto del fondi nazionali, quindi si
comprende perché oggi sia assente. Questa convocazione è
arrivata lo stesso giorno in cui si era decisa la data della
nostra riunione di oggi. Vista tale concomitanza si poteva
rimanere in Aula e confrontarci sui temi all'ordine del giorno.
Comprendiamo le ragioni della minoranza ma è fondamentale che la
presidente oggi sia a Roma".
"Ricordo che in passato molte volte il Consiglio si è
interrotto per mancanza di numero legale da parte della
maggioranza, mentre a noi non è capitato" ha detto l'assessore
Thomas De Luca. "I due assessori esterni della passata
legislatura - ha ricordato - non erano presenti agli atti non di
loro competenza, mentre quelli attuali si. Non si cerchi di far
passare che siamo assenteisti perché non è vero".
Per Letizia Michelini, Pd, "una richiesta di migliore
organizzazione dei lavori non può comportare l'abbandono
dell'Aula, lo trovo pretestuoso". "La giustificazione
dell'assenza della presidente Proietti non è discutibile vista
l'importanza dell'impegno che sta portando avanti a Roma" ha
concluso.
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