Accordo raggiunto fra la Regione
Umbria e la Provincia di Perugia sui contenziosi pluriennali
relativi a strade e numerose altre partite controverse. È quanto
rende noto l'assessore regionale alle Infrastrutture e
Trasporti, Enrico Melasecche. "È il caso di dire finalmente!"
commenta.
"Una vicenda degna della peggiore narrazione - sostiene
Melasecche - sulla incapacità della politica di affrontare e
risolvere problemi che hanno reso difficili i rapporti fra i due
Enti, ma che soprattutto hanno provocato da anni disservizi ai
cittadini, fino a giustificare cartelli stradali che imponevano
velocità da 10 o 20 chilometri l'ora per lo stato di alcune
strade, oggi si conclude in positivo".
L'incontro finale cui hanno partecipato per la Regione - è
detto in un suo comunicato - gli assessori Melasecche e Paola
Agabiti, per la Provincia la presidente Stefania Proietti, con
vari consiglieri delegati, oltre a numerosi direttori e
dirigenti, tecnici ed amministrativi dei due Enti ha portato
alla conclusione di un accordo "che fa tirare un sospiro di
sollievo a tutti" per Melasecche. "Il precedente verbale
predisposto fra i due Enti su questo problema, risalente al 2016
- aggiunge -, non solo non aveva preso in considerazione tutte
le altre partite in discussione, ma aveva lasciato totale
indeterminazione ed incertezza per la vicenda delle strade ex
regionali che ha portato in questi anni a polemiche ricorrenti
infinite. Non è stato facile risolvere questo rebus risalendo a
documenti di archivio di vari anni per dirimere interpretazioni
divergenti, dopo che si sono succedute diverse amministrazioni e
dirigenti oggi non più in servizio".
Secondo l'assessore è prevalsa "su tutti la volontà di
chiudere diverbi assurdi fra la Provincia, che reclamava circa
43 milioni di euro solo per il pregresso delle strade, ma
diversi altri milioni in altri settori, come la formazione
professionale, la gestione di immobili in locazione, la
definizione di partite relative alle risorse idriche oltre a
partite inerenti la protezione civile". "Ma la Regione, a sua
volta - ha aggiunto -, reclamava il riconoscimento di crediti
inerenti la restituzione dell'Iva sui trasporti degli ultimi 16
anni, come partite minori relative a ambiente e rifiuti, il
controllo sulle costruzioni, opere idrauliche, risorse idriche,
autorizzazioni ambientali, le politiche attive del lavoro, la
protezione civile, l'agricoltura, le licenze di caccia e pesca e
la formazione professionale. Un minestrone inestricabile di dare
e avere generato e gonfiato negli anni fra amministrazioni che,
incredibile ma vero, pur dello stesso colore politico, non
riuscivano a dialogare in modo corretto e conclusivo.
C'è voluta una alternanza di governo in Regione e la volontà
ferma del mio Assessorato, che si è posto, da quando presidente
della Provincia era Luciano Bacchetta, in prima fila per aprire
i primi tavoli di confronto che ha portato alla definizione
tombale di una metrica difficile e contorta. Rimangono alcune
partite su cui le rispettive avvocature divergono nei giudizi, a
cominciare proprio da quell'Iva sui trasporti che interessa, non
solo le due Province, ma anche molti Comuni, su cui quella di
Perugia è disponibile a riconoscere circa 2 milioni, a fronte
degli oltre 6 richiesti dalla Regione. Rimane infine, per le
strade, la richiesta della Provincia di aggiornare il valore del
costo che la Regione deve versare ogni anno per la manutenzione
ordinaria, ritenuto insufficiente, aspetto questo che la Regione
ha in parte riconosciuto, ma che a livello tecnico dovrà essere
ulteriormente definito".
"Soddisfazione" in entrambi i fronti "per il buon senso che
ha finito per prevalere, per la ragionevolezza delle richieste
fortemente ridimensionate rispetto a cifre che apparivano
esorbitanti, per il tempo che da oggi in poi entrambe le
amministrazioni potranno dedicare più utilmente al servizio dei
cittadini".
L'assessore Melasecche ringrazia "sinceramente sia i tecnici
dell'Assessorato che hanno coadiuvato con grande pragmatismo la
ricerca di soluzioni concrete, ma anche quelli del settore
Bilancio, Ragioneria e Controllo di Gestione per averci
coadiuvato in uno sforzo immane". "Ringrazio anche - dice ancora
- la Presidente Proietti e tutti i suoi dirigenti che hanno ben
compreso lo spirito costruttivo che ha animato il sottoscritto
fin da quando ha preso in mano questo "caso impossibile"
superando atteggiamenti dilatori che avevano da sempre
allontanato la soluzione di questa massa intricatissima di
problemi creati in un decennio circa. Alla fine la Regione
inizierà a pagare da ottobre i primi 8 milioni dei 9 circa
riconosciuti, rimane in piedi la partita dell'Iva che verrà
definita fra le due avvocature. Mi auguro che quanto prima venga
chiusa anche quella con la Provincia di Terni, la quale per
responsabilità pregresse non riesce a rendicontare alcuni
crediti che vanta verbalmente senza un riscontro formale che per
Enti pubblici è indispensabile".
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