Il Centro Pari opportunità della
Regione ospita fino a gennaio 2023, alla Biblioteca delle donne
"Laura Cipollone" (Palazzo Danzetta, via Mazzini 21, Perugia),
la mostra dal titolo "Musica assoluta. Fanny Mendelssohn, la
breve e sorprendente vita di una compositrice irriducibile" a
cura di Grimm Twins, duo artistico composto da Barbara Lachi &
Ayumi Makita. Il progetto è sostenuto anche dal Goethe Institut
e Istituto Tedesco Perugia.
Fanny Mendelssohn, (Amburgo 1805 - Berlino 1847), è una
pianista ammirata e rispettata di grande sensibilità - spiegano
dal Centro Pari Opportunità -, compositrice di naturale talento,
sorella di Felix Mendelssohn Bartholdy. Fanny è la primogenita
di quattro figli; con i fratelli, riceve una istruzione privata
di alto livello, lingue e letteratura classica; tutti e quattro,
fin dalla tenera età vengono avviati alla musica entrando a far
parte del coro dell'Accademia di canto diretta da Carl Friedrich
Zelter, amico carissimo di Goethe.
I contemporanei furono tutti unanimi nell'elogiare l'abilità
pianistica di Fanny, tuttavia se a Felix, si aprirono tutte le
strade del successo, della fama, lo stesso non accadde a Fanny:
anche per lei, infatti, fu implacabile l'ordine sociale
tipicamente ottocentesco, che prevedeva per la donna di essere
moglie e madre. Fanny, però, non smise mai di comporre musica e
a cambiarla per sempre fu il viaggio in Italia, consuetudine
quasi rituale per gli artisti tedeschi dopo il viaggio di
Wolfgang Goethe nel nostro Paese.
Le sensazioni che Fanny visse durante quello che lei stessa
definì un "anno meraviglioso" sono riportate nel suo diario,
l'Italienisches Tagebuch (Il diario italiano); il viaggio tanto
immensamente desiderato, fuga da sé stessi e fuga per sete di
sapere, divenne l'occasione per sperimentare il suo "essere
artista, compositrice, pianista".
La mostra allestita negli spazi della Biblioteca "Laura
Cipollone" prende spunto dalle numerose lettere che la musicista
scrisse alla madre e ai fratelli. Nelle frasi e nelle parole si
trovano gli elementi intorno ai quali sono stati elaborati i
libri d'artista e le opere esposte raccontano questo sentimento,
trasformandole in immagini poetiche. La città di Roma è
protagonista insieme alla musicista, rappresentandone la sua
libertà, la sua gioia di vivere e fare musica. "Non so dire
quale indescrivibile felicità io senta qui - scrive -, già da
molto tempo mi trovo quasi incessantemente in uno stato d'animo
di superiore intensità e ho la più pura sensazione del piacere
di vivere nel senso più alto. Ah, se potessi e mi fosse
consentito vivere qui!".
Le Grimm Twins è un duo artistico composto dall'artista
giapponese Ayumi Makita (nata a Yokohama) e la designer Barbara
Lachi (nata a Montevarchi, provincia di Arezzo). Conosciutesi
nel 2011, hanno da subito iniziato una proficua collaborazione,
unendo le loro differenti culture e provenienze, trasformandole
in una peculiarità del proprio lavoro. Come i loro antenati
d'elezione, i fratelli Grimm, raccontano storie utilizzando non
soltanto la scrittura, ma anche l'illustrazione e altri mezzi di
narrazione come video animati, performance/teatro di ombre e
allestimenti.
Ognuna di queste attività non è mai fine a sé stessa, ma
ciascuna è il proseguimento dell'altra. Cifra stilistica degli
allestimenti delle Grimm Twins è il concetto Site Specific Art,
dove luogo e oggetti preesistenti sono il punto di partenza del
lavoro di progettazione e allestimento. Ogni allestimento,
dunque, non può prescindere o non tenere conto delle peculiarità
del luogo che le ospita, né degli oggetti storici che
costituiscono il punto di contatto e dialogo con le creazioni
ideate dalle Grimm Twins, creando così due piani di lettura
quello storico e proprio dell'oggetto e quello interpretativo
del duo artistico.
Le Grimm Twins, inoltre, dedicano molta parte del loro lavoro
al libro d'artista, realizzando libri e laboratori secondo il
metodo da loro creato BookChildrenBook attraverso il quale
promuovono e divulgano i libri di artista usando varie tecniche
che ancora una volta uniscono le reciproche culture: origami,
kirigami, collage e pop-up.
Per visitare la mostra si può inviare una mail all'indirizzo
[email protected] e fissare un appuntamento, sia
per l'accesso di singoli che per visite di gruppo.
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