Con una dotazione complessiva di
5.5 milioni nel triennio '23-'25 il bando che finanzia la
sostituzione degli impianti a biomasse con dispositivi meno
inquinanti e più efficienti ha raggiunto l'esaurimento delle
risorse disponibili e si chiuderà nelle prossime settimane con
la liquidazione delle domande finanziabili in base all'ordine
cronologico di presentazione. Lo comunica, in raccordo con gli
uffici della Regione Umbria, la società 3A-PTA, affidataria del
servizio.
Palazzo Donini sottolinea in una nota che il bando ha
raccolto un numero di domande che si è moltiplicato in pochi
mesi con un fattore esponenziale arrivando a novembre 2024 ad un
numero complessivo di "ben oltre" 2.000 domande, con un valore
medio di 2.500 euro di contributo a singola istanza che
esauriscono le disponibilità finanziarie messe a disposizione.
Per la Regione "la risposta da parte della cittadinanza alla
misura costituisce un importante segnale di attenzione da parte
della comunità regionale, sia sotto il profilo ambientale che
sociale".
La giunta regionale, "nelle more del pronunciamento da parte
del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica sulla
revisione e richiesta di rifinanziamento dell'Accordo di
programma per il miglioramento della qualità dell'aria, si sta
già impegnando per una ridefinizione della misura
circoscrivendola esclusivamente alle aree di superamento dei
valori limite degli inquinanti, attraverso una zonizzazione
degli interventi che punti a risolvere quegli elementi di
criticità che rischiano di ricondurre la nostra regione
nuovamente in procedura d'infrazione".
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