La seconda giornata di eventi
nello stand dell'Umbria alla Borsa Internazionale del Turismo di
Milano è stata aperta dall'incontro dedicato ai "Racconti del
Trasimeno - cinque storie da una terra di mezzo" una serie di
cinque brevi docufiction girate dal regista Gabriele Pampanelli.
Con il regista l'assessore regionale al Turismo Simona Meloni
e Sandro Pasquali, intervenuto in qualità di sindaco di
Passignano sul Trasimeno e presidente dell'Unione dei Comuni del
Trasimeno, hanno presentato - riferisce un comunicato della
Regione - una clip della serie e dialogato insieme a Francesca
Corgna dell'innovativa campagna promozionale del turismo
lacustre la "Trasimeno app", disponibile sia per gli smartphone
che in versione desktop.
"Il sistema dei tre laghi e dei sette parchi regionali - ha
affermato l'assessore regionale al Turismo - deve essere la
punta di diamante di un modello di fruizione del nostro
paesaggio e del nostro territorio con una filosofia 'lenta',
rispettosa dell'ambiente e che metta in risalto anche la qualità
delle nostre produzioni agroalimentari, in una dimensione
esperienziale a 360 gradi. Le campagne di comunicazione che
presentiamo oggi dimostrano come l'unione delle forze di un
territorio possa produrre ottimi risultati per quella che vorrei
definire una "terapia d'urto" sotto il profilo della
comunicazione, ma che ci auguriamo possa poi portare anche dei
frutti di lungo periodo".
Con "Trasimeno app", infatti, si sono riunite in un unico
luogo tutte le informazioni riguardanti gli eventi, gli orari e
le informazioni turistiche necessarie per i frequentatori del
Trasimeno, mentre con i Racconti, si è scelto un registro
narrativo decisamente coinvolgente e cinematografico, pur
condensato in cinque storie da quattro-cinque minuti ciascuna.
"Quello che abbiamo voluto realizzare - ha spiegato Sandro
Pasquali - è il racconto della nostra terra realizzato
direttamente attraverso le testimonianze della nostra gente.
Abbiamo quindi affidato la creazione dei Racconti ad una
produzione totalmente locale, che andasse alla ricerca di
protagonisti del territorio che lo raccontassero in prima
persona attraverso il loro vissuto e le loro emozioni. Il Lago
Trasimeno rappresenta la porta d'ingresso dell'Umbria dalla
Toscana e noi dobbiamo cercare le giuste chiavi che aprano
questa porta, affidandoci al racconto di quello che è questa
sottile striscia d'acqua, ma anche delle colline che gli stanno
intorno, delle produzioni che si fanno sul nostro territorio e
delle esperienze che si possono fare venendo a soggiornare nei
nostri luoghi".
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