"Pur comprendendo le esigenze
determinate dal completamento degli interventi finanziati con
fondi Pnrr per il miglioramento tecnologico dell'intera rete
ferroviaria nazionale, e le correlate modifiche temporanee alla
programmazione dei servizi di trasposto ferroviario, alcune
opzioni gestionali assunte risultano eccessivamente penalizzanti
per parte dei pendolari umbri e toscani, sicuramente per quelli
di Orvieto e Chiusi". Così in una nota l'assessore ai Trasporti
della Regione Umbria, Francesco De Rebotti.
"In particolare - prosegue De Rebotti nella nota - la
retrocessione del treno numero 598 in linea lenta, con
l'allungamento del tempo di percorrenza connesso, rende ancora
più complessa e impegnativa la quotidianità di molti cittadini
clienti del servizio di trasporto ferroviario. La Regione Umbria
non può accettare il mancato rispetto dell'accordo quadro a suo
tempo sottoscritto con Rfi, che prevede che tutti treni
regionali umbri transitino su linea direttissima. In tal senso
ci rivolgeremo ad Art, Autorità di regolazione dei trasporti,
chiedendo una verifica sul rispetto dell'accordo in essere. Su
Orvieto c'è il tema supplementare dei treni che fanno
riferimento alla regione Toscana che, sempre a causa degli
interventi attualmente in atto, si attestano il momento ad Orte,
determinando ulteriori appesantimenti causati da ritardi,
coincidenze complesse e indeterminatezza degli orari".
"Per una verifica su quest'ultima situazione - annuncia
l'assessore - chiederemo anche un incontro con la Regione
Toscana, con l'intento di costruire una proficua collaborazione
a tutela dei diritti dei cittadini pendolari di entrambe le
regioni".
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