/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Simona Meloni, divieto motori su sentieri norma di civiltà

Simona Meloni, divieto motori su sentieri norma di civiltà

Per assessora 'montagne non sono piste, sono patrimonio'

PERUGIA, 06 maggio 2025, 18:04

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Grande soddisfazione" per l'approvazione in Assemblea legislativa del disegno di legge che ripristina il divieto generale di transito dei mezzi a motore sui sentieri dell'Umbria è stata espressa dall'assessora alle Politiche agricole e al Turismo della Regione Umbria, Simona Meloni. "Una norma di civiltà, di rispetto verso il nostro paesaggio, che riafferma un principio fondamentale: le nostre montagne non sono piste, sono patrimonio" afferma.
    "Questa modifica - sostiene Meloni in una nota - non solo rimedia a un errore normativo introdotto con l'emendamento alla legge regionale del 2001, approvato nel dicembre scorso in sede di bilancio dalla vecchia maggioranza, ma restituisce coerenza alla nostra visione di sviluppo sostenibile e di promozione del turismo lento. Il provvedimento prevede anche strumenti concreti per gestire in modo equilibrato le attività motoristiche, grazie a un aggiornamento annuale, a cura di Afor, delle aree e dei percorsi in cui sono autorizzate manifestazioni pubbliche o gare con veicoli a motore; la possibilità, sentiti i Comuni e i proprietari interessati, di autorizzare percorsi temporanei per attività ludiche e sportive, sempre nel rispetto delle normative ambientali e con adeguata segnaletica; il ripristino dei tracciati autorizzati, con un'attenzione particolare alla sicurezza di escursionisti e ciclisti. Questo significa tutelare chi ama vivere la natura in modo consapevole e responsabile, ma anche dare spazio, in modo regolamentato e rispettoso, a chi pratica sport motoristici, promuovendo un'offerta turistica plurale e sostenibile. La verità è che quel precedente emendamento aveva sollevato non solo la protesta di 23 sindaci, ma anche l'indignazione di tante associazioni escursionistiche e ambientaliste. Un provvedimento che rischiava di compromettere anni di lavoro e investimenti pubblici sulla rete sentieristica umbra, oltre che di vanificare il messaggio lanciato dalla stessa Regione Umbria alla Bit di Milano, dove pochi mesi prima si celebrava il turismo lento. Lo denunciammo con determinazione e per questo ci siamo a lungo battuti. Oggi si volta pagina con una legge che raccoglie le istanze del territorio, difende la biodiversità, tutela i piccoli comuni, sostiene un'idea di Umbria che cammina, che si scopre passo dopo passo".
    "Colgo infine l'occasione - conclude Simona Meloni - per ringraziare tutti i colleghi che hanno sostenuto questa importante iniziativa e la seconda Commissione consiliare dove l'emendamento ha preso forma".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza