"Grande soddisfazione" per
l'approvazione in Assemblea legislativa del disegno di legge che
ripristina il divieto generale di transito dei mezzi a motore
sui sentieri dell'Umbria è stata espressa dall'assessora alle
Politiche agricole e al Turismo della Regione Umbria, Simona
Meloni. "Una norma di civiltà, di rispetto verso il nostro
paesaggio, che riafferma un principio fondamentale: le nostre
montagne non sono piste, sono patrimonio" afferma.
"Questa modifica - sostiene Meloni in una nota - non solo
rimedia a un errore normativo introdotto con l'emendamento alla
legge regionale del 2001, approvato nel dicembre scorso in sede
di bilancio dalla vecchia maggioranza, ma restituisce coerenza
alla nostra visione di sviluppo sostenibile e di promozione del
turismo lento. Il provvedimento prevede anche strumenti concreti
per gestire in modo equilibrato le attività motoristiche, grazie
a un aggiornamento annuale, a cura di Afor, delle aree e dei
percorsi in cui sono autorizzate manifestazioni pubbliche o gare
con veicoli a motore; la possibilità, sentiti i Comuni e i
proprietari interessati, di autorizzare percorsi temporanei per
attività ludiche e sportive, sempre nel rispetto delle normative
ambientali e con adeguata segnaletica; il ripristino dei
tracciati autorizzati, con un'attenzione particolare alla
sicurezza di escursionisti e ciclisti. Questo significa tutelare
chi ama vivere la natura in modo consapevole e responsabile, ma
anche dare spazio, in modo regolamentato e rispettoso, a chi
pratica sport motoristici, promuovendo un'offerta turistica
plurale e sostenibile. La verità è che quel precedente
emendamento aveva sollevato non solo la protesta di 23 sindaci,
ma anche l'indignazione di tante associazioni escursionistiche e
ambientaliste. Un provvedimento che rischiava di compromettere
anni di lavoro e investimenti pubblici sulla rete sentieristica
umbra, oltre che di vanificare il messaggio lanciato dalla
stessa Regione Umbria alla Bit di Milano, dove pochi mesi prima
si celebrava il turismo lento. Lo denunciammo con determinazione
e per questo ci siamo a lungo battuti. Oggi si volta pagina con
una legge che raccoglie le istanze del territorio, difende la
biodiversità, tutela i piccoli comuni, sostiene un'idea di
Umbria che cammina, che si scopre passo dopo passo".
"Colgo infine l'occasione - conclude Simona Meloni - per
ringraziare tutti i colleghi che hanno sostenuto questa
importante iniziativa e la seconda Commissione consiliare dove
l'emendamento ha preso forma".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA